Archivi categoria: Articoli Senior / Master

Articoli riguardanti le attività Senior / Master

7.1 Millenium trail di Monte Gennaro

Ore 7.41 o giù di lì del 30 ottobre 2016. Vengo letteralmente buttata giù dal letto dal terremoto. Una scossa data come 7.1 della scala Mercalli, lunghissima e molto intensa. Almeno così la avverto dal 3° piano senza ascensore della mia casa di Palombara. Uno dei primi posti dove mi alleno per le salite. Non certo per caso oggi, a breve dalla scossa sismica, mi aspetta il Millenium trail di Monte Gennaro. Circa 1300 m di dislivello positivo ( e altrettanto in discesa) in circa 20 km di sviluppo lineare.

Compagni di avventura: Alessandra B. detta la Valchiria, Giovanni S. detto il “professore”, Riccardo Z. detto il “Nerd”, Walter S. detto il “Nuragico Sabino”.

Partenza da Palombara e subito… viaaa!!! Sulla reppa per il Monte Gennaro. Che ve lo dico a fare, la salita è impegnativa, ma io me la cavo bene. Stacco la valchiria e mi sento intoccabile nel mio 4 posto. I maschietti si ingegnano a tenere, chi di passo chi di corsa fino in cima.

Devo dire che l’organizzazione è eccellente. Con l’allerta sisma si sono mobilitati in massa: protezione civile, soccorso alpino, volontari… sono tutti per noi, anche un elicottero ci tiene d’occhio, in effetti il percorso è impegnativo  e più volte rischiamo di spaccarci una gamba.

Arrivo in vetta del Monte Gennaro appena a 1h 20’ dalla partenza. Il panorama  quassù è sublime. Ma poco dopo, ahimè, arrivano le note dolenti: la prima discesa. Avete presente le gambe tremolanti del cerbiattino Bambie appena nato? Altro che Vipera berus!

A questo primo dislivello negativo segue lo splendido tratto pianeggiante del pratone, in cui le gambe sembrano riprendersi e allungarsi nel verde splendente in uno dei più spettacolari pianori carsici d’Italia.

Segue poi una seconda salita, per il sentiero della Scarpellata. Faggi e Aceri d’Ungheria (in onore della Lichtner) come Patriarchi secolari, ci accolgono in magnifiche vesti autunnali. La salita mi rinfranca, ma  ormai il saliscendi è inevitabile. Infatti,  di li a poco, neanche una boccata di ossigeno ed ecco che sento alle mie spalle la cavalcata delle Valchirie.

Alessandra scende come un bolide e non c’è storia, mi tocca guardarla guadagnare decine, ma che dico, centinaia di metri senza poter far nulla. Non posso competere con la sua velocità in discesa.

Faccio del mio meglio per recuperare qualcosa nella pur corribile Valle scoperta ma tant’è. La Valchiria è inafferrabile.

I ragazzi (se così possiamo chiamarli) rifondaroli fanno del loro meglio ma il Nuragico si accontenta di un 22° posto, ed è solo l’ombra del Re dei Lucretili che un tempo fu…

I due velocisti Riccardo e Giovanni invece si barcamenano  tutto sommato discretamente visto il loro passare di palo in frasca, dalla pista al sasso e dal sasso al cross, ecc. ecc…

L’unica soddisfazione aver fatto mangiare un pacco di polvere al povero Giovanni, ma meglio non inveire.

Per finire posso dire che per alcuni di noi (Paola e Walter) c’è stato un recidivante primo novembre nell’escursione sociale a Campitello, attraverso il Sentiero dei Partigiano (meditate gente, meditate), dove rimettere a dura prova sui Lucretili i quadricipiti provati appena due giorni prima.

Per finire finire… vi allego un’immagine del kit “emergenza fuga terremoto” suggeritomi oggi da Walter: sembra una battuta ma vi assicuro è vero. E’ in una borsa pronta per la fuga sotto all’armadio di casa mia  che denota il grado di follia… meditate gente, meditate!

P_20161101_204843

Altre foto…

La pagina bianca della Vipera berus

Incredibile. Questa ultima settimana mi sono trovata sprovvista di idee per scrivere l’atteso articolo sulla Maratona a Staffetta di Villa Borghese – Memorial Mimmo di Biagio.

E’ passata più di una settimana ed eccomi qui a rimestare la minestra ma… niente!

Le sto tentando tutte, addirittura un bagno caldo con tanto di candeline e incenso fumoso, cosa che per una con la sindrome da iperattività è da farsi uscire l’orticaria.

Ma forse potrei cominciare, tanto per scaldarmi il cervello, con il narrare l’inquietante telefonata di ieri di Walter in evidente stato confusionale. Non ho capito bene se voleva confermarmi la sua partecipazione al trail di domenica prossima sul Monte Gennaro, fatto sta che a un certo punto si è incartato con una disquisizione metafisica: per farsi male, è meglio un trail lungo, impegnativo, ma fatto lentamente o un trail corto, veloce e filante? Booh…

Ma ora proviamo a narrare qualcosa su sabato 15 ottobre 2016, data in cui si è svolta la suddetta Maratona a Staffetta.

Per cominciare posso dire che pur essendo una gara che tutti dicono di odiare, per la fatica e l’impegno che in un modo o nell’altro, richiede, vede la partecipazione di un nutrito numero di rifondaroli.

Quest’anno, in una bella e calda giornata di autunno, Villa Borghese appare in tutto il suo splendore. Non si sente neanche la puzza di marcio del limitrofo laghetto in secca del Bioparco. Forse tutta l’acqua dei giorni scorsi ha dato una bella pulita.

Iniziamo quella che come al solito sarà una lunga giornata con gli allenamenti dei bambini e dei ragazzi del settore giovanile. Le maglie verdi invadono la villa come tanti vivaci pappagallini. Poi, alle 12, parte la maratona. Ci presentiamo con ben 6 squadre, quest’anno. Proviamo a vederle da un occhio tutto al femminile, dando particolare enfasi alla partecipazione di un folto numero di “Ladies”.

Una squadra addirittura di sole donne, le femmine rifondarole, affrontano l’impegno e i cambi in modo impeccabile e con grande grinta, degna di una squadra di ginnaste ritmiche dell’ex USSR.

Un’altra squadra, apparentemente disomogenea, presenta una particolarità: infatti, sotto la supervisione tecnica della Direttrice in persona, che ha minuziosamente curato ogni fase del progetto, è composta interamente dalla famiglia Ricci-Buendias (vedi Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez), con la mitica “sorella” ormai a tutti gli effetti arruolata in Rifondazione Podistica e, se buon sangue non mente, ne vedremo delle belle nella classifica criterium del prossimo anno.

Poi c’è la squadra degli acciaccati: con Novather e Marcellix in netta ripresa, il gruppo dei “velocisti” rifondaroli tiene bene anche sul quinto di maratona.

La squadra che vede come frazionista femminile Cristina è una di quelle da cui guardarsi le spalle. Lady Capizzi (ormai l’atleta di casa) è veramente in grande spolvero e il gruppetto tiene bene abbondantemente sotto le 3 ore e mezza.

Che dire della squadra della Bizzarri? Oltre all’ottima prova della Panzieri è da sottolineare lo stoicismo con cui la Valchiria Alessandra ha affrontato la gara, sostenuta dall’onnipresente Direttrice Lichtner. Poi però  ci ha pensato quel guastatore di un Lucidus Malfoi a rompere le uova nel paniere, marcando inequivocabilmente visita, presentandosi con una presunta incimurratura rinobronchiale!

Capitan Ugo mi da  fiducia affidandomi una frazione nella squadra dei top runners. Devo dire che non mi comporto male, facendo un tempo accettabile anche vista l’età e i km che mi porto sulle gambe. Infatti (ora posso dirlo), temendo un colpo di coda di Marcella o di Lord Nulli, tale da ribaltare la situazione classifica criterium a mio svantaggio, in questi  ultimi mesi ho segretamente preparato una maratona, macinando doppie sedute e centinaia di km. All’inizio sarei dovuta andare addirittura a Dublino scortata dalla Direttrice in persona (messa al corrente della folle impresa). Nella peggiore delle ipotesi c’era comunque la maratona di Rieti, il 30 ottobre, ultimo giorno valido per l’inserimento dei punti criterium!

Comunque non è detto che non debba andarci, viste le minacce di Lord Nothing di farsi una mezza all’ultimo momento…

Ma torniamo alla maratona a Staffetta: l’impegno è totale, tutti e tutte, su quel cacchio di saliscendi, rimaniamo per tutto il tempo “al gancio” e arriviamo distrutti. Ugo, Lord Nulli, Zucchi e un Mola Vintage mi inorgogliscono…  sono tutti atleti che hanno fatto la storia dell’atletica romana. Facciamo tutti del nostro meglio (Ugo di più) e andiamo sotto le 3 ore ma ci accaparriamo un modesto18° posto. Ma che importa, va bene così.

D’altronde, come mi ha fatto notare ieri Alessandro N., un tempo era difficile trovare l’atleta M45 mentre ora, ad avercene uno sano e sotto i 50!!!!

 

Corri per il Verde e sabato 22 (aggiornato)

Aggiornamento 27 ottobre

Domenica 6 Novembre si terrà la prima tappa della Corri per il Verde.

L’appuntamento è alla Riserva naturale della Valle dell’Aniene (entrata da Via Benigni-Via Lodigiani).

Possono partecipare tutte le categorie, dai piccolissimi ai più grandi agli adulti, nessuno escluso (purchè in regola con il certificato medico agonistico+moduli e quota iscrizione).

Contattate Eleonora o Alessandro per la vostra adesione alla gara entro giovedì 3 novembre, in modo da poter effettuare l’iscrizione di società nei tempi richiesti. Rinviamo al regolamento per quanto riguarda le quote d’iscrizione nel dettaglio, che raccoglieremo il sabato precedente alla gara.

Ci si puo’ iscrivere anche la mattina sul posto gara, al costo di 6 euro invece di 5 euro se fatta in anticipo.

Inoltre come per gli altri anni c’e’ la formula “4 Tappe” al costo di 18 euro se fatta in anticipo.

Di seguito le categorie previste:

  • Junior, Promesse, Amatori e Master Maschili: 6 km (partenza ore 9:30)
  • Junior, Promesse, Amatori e Master Femminili – Allieve e Allievi: 4 km
Giovanili A Maschili e Femminili
  • Cuccioli/e 2009 – 2010: 300 m
  • Pulcini/e 2007 – 2008: 600 m
  • Esordienti 2005 – 2006: 1 km Esordienti
Giovanili B Maschili e Femminili
  • Ragazzi/e 2003 – 2004 : 1,2 km
  • Cadetti/e 2001– 2002 : 1,8 km
Articolo originale

Vi inoltriamo il messaggio della Uisp Roma che invita tutti a partecipare alla nuova stagione delle Corri per il Verde. Noi come sempre partecipiamo in molti, tra piccoli ragazzi e adulti a questa bella e storica manifestazione, supportandola anche nell’organizzazione e nella promozione. Cominciate a vedere il regolamento e le date delle 4 tappe, ogni volta poi manderemo convocazione e dettagli e raccoglieremo le adesioni in modo da inviare un’unica iscrizione di società. Tenetevi pronti!

Ci vediamo sabato 22 al campo della Farnesina!

“Cari tutt*

domenica 6 Novembre torna Corri per il Verde, la corsa campestre a tappe più longeva del centro Italia, giunta alla quarantacinquesima edizione.

Come da tradizione, l’idea ispiratrice della manifestazione è quella di utilizzare la corsa per difendere i polmoni verdi della nostra città e far vivere gli spazi urbani attraverso lo sport, condividendo con la cittadinanza, le associazioni sportive e le istituzioni la sfida di una città a misura di chi la vive.

Il via all’edizione 2016 sarà dato dalla Riserva Naturale della Valle dell’Aniene, nostra storica bandiera di partenza, domenica 6 novembre.

Tra conferme e novità, le altre tre tappe del circuito attraverseranno la città: domenica 20 novembre torneremo al Parco di Tor Fiscale (zona Appia-Tuscolana), protagonista già della passata edizione, domenica 27 novembre correremo per la prima volta nella splendida cornice del Monumento Naturale del Parco della Cellulosa (zona Casalotti), mentre per la chiusura di domenica 11 dicembre stiamo predisponendo una grande festa che possa celebrare degnamente i 45 anni di Corri per il Verde, in una location a sorpresa, che comunicheremo nel corso della manifestazione.

La quarantacinquesima edizione di Corri per il Verde è pronta a partire.

Per continuare a dare del tu a Roma.

UISP Comitato Roma

Staffetta villa Borghese, classifiche e Criterium

Ecco il link alle classifiche della staffetta di villa Borghese 2016, di cui riportiamo in fondo l’estratto che ci riguarda.

A breve troverete sul nostro sito un articolo sulla manifestazione a cui vi invitiamo a collaborare con le vostre testimonianze.
Questa era anche l’ultima prova del criterium 2015-16, di cui trovate qui la classifica più o meno finale. In teoria c’è tempo fino al 31 ottobre per incrementare il proprio punteggio con una mezza o una maratona (il tassonomico Nulli potrebbe addirittura scalzare le intoccabili…).

Allietate da una giornata, a dispetto delle previsioni, calda e soleggiata, sono state ben sei le formazioni rifondarole che si sono cimentate sull’inedito percorso di Villa Borghese, quest’anno privo dei tratti di campestre in favore di un giro nel Parco dei Daini. Detto dell’encomiabile attenzione di tutti al meccanismo dei cambi, meritano una menzione le squadre speciali, quella dei Ricci e quella delle ‘femmine rifondarole’, molto ben comportatesi e dove spiccano i notevoli crono di Isa e Simone. Se si esclude una stratosferica Paolessi, non indimenticabile la prestazione complessiva della formazione top, comunque sotto le tre ore, ma va detto che tutti hanno affrontato con coraggio ed abnegazione le scelte del selezionatore. Grazie ancora a Pierluca, Bernardo ed al Maestro (ebbene si, ci siamo concessi anche questo lusso!) per aver accettato il ruolo di riserve.

La staffetta è l’evento conclusivo della stagione, ma stiamo già partendo con quella nuova. La prima prova della Corri per il Verde si svolgerà il 6 novembre ed a breve ve ne daremo dettagli, così come dell’imminente convocazione dell’annuale assemblea dei soci.

Classifica squadre di RP

Squadra A) Pettorale 9 ==> 2:57:04, 18° posto
Zucchi (0:36:58), Nulli (0:34:04), Paolessi (0:39:36), Mola M (0:34:50), Guerra U (0:31:36)

Squadra B) Pettorale 91 ==> 3:17:26, 39° posto
Conti (0:39:24), Novaro (0:36:22), Ioele (0:42:54), Salvatori (0:38:39), Guerra A (0:40:07)

Squadra C) Pettorale 68 ==> 3:28:27, 52° posto
Gentili (0:39:43), Tudino (0:39:36), Rossetti (0:43:09), Mazzarelli (0:41:53), Solimini (0:44:06)

Squadra D) Pettorale 86 ==> 3:37:44, 65° posto
Pompili (0:43:22), Lucidi F (0:42:58), Bizzarri (0:43:09), Giuga (0:39:49), Panzieri (0:48:26)

Squadra E) Pettorale 87 ==> 3:40:44, 71° posto
Ricci M (0:49:04), Ricci S (0:34:40), Ricci A (0:50:45), Ricci G (0:41:29), Guerriero (0:44:46)

Squadra F) Pettorale 88 ==> 4:19:29, 95° posto
Ajò (0:55:24), Chiappini (0:54:38), Ursi (0:45:56), Migheli (0:56:51), Belisario (0:46:40)

Ecco le vincitrici :-)

Ecco le vincitrici morali della maratona a staffetta!

Nonostante il caldo, la fatica, gli alluci ammaccati e le tendiniti la squadretta ha funzionato, ci siamo sostenute a vicenda, ci siamo divertite.

Un grazie a tutte le altre femmine rifondarole che hanno condiviso questa avventura e ci hanno mandato chat su chat 😉

Alla prossima!

Convocazione staffetta sabato 15 ottobre

Carissimi ci siamo, la staffetta di villa Borghese, evento finale del Criterium societario 2015-16 di RP, è alle porte.

Mettiamo subito in evidenza una variazione: LA PARTENZA E’ ALLE 12, diversamente da quanto comunicato in precedenza (l’organizzazione ha già cambiato l’orario un paio di volte).

Di seguito le formazioni. Vi chiediamo comprensione, abbiamo cercato di tener conto di tutte le richieste che sono state fatte, ma è inevitabile che si finisca per scontentare qualcuno. Non facciamo nomi, ma c’è addirittura chi ha preteso di poter toccare la compagna pure mentre gareggia. Ringraziamo chi ricoprirà il ruolo prezioso e ingrato di riserva.

Formazioni:

A) Nulli, Zucchi, Paolessi, Mola, Guerra U
B) Conti , Novaro, Ioele, Guerra A, Salvatori
C) Gentili, Tudino, Rossetti, Mazzarelli, Solimini
D) Pompili, Lucidi, Bizzarri, Giuga, Panzieri
E) Ricci M, Ricci S, Ricci A, Ricci G, Guerriero
F) Ajò, Chiappini, Ursi, Migheli, Belisario

Disponibili in caso di necessità: Cardellini – Gaglioppa

Note importanti:

Diversamente da quanto vi avevamo detto LA PARTENZA E’ ALLE 12 di sabato 15 a Piazza di Siena (Villa Borghese), dove troverete il nostro gazebo. Se non avete intenzione di seguire tutta la gara, ricordate comunque di presentarvi un’ora prima della presunta partenza della vostra frazione (calcolate 35′-40′ per frazione).

Attività giovanile:

Gli allenamenti dei bambini, ragazzi e adulti si svolgeranno sempre lì (piazza di Siena) dalle ore 10.15 alle 11.30, turno unico.

Il punto di ritrovo sarà al gazebo blu di RP!

A domani con il sole o con la pioggia!

N.B. I volantini con la programmazione mensile li trovate sempre al menu News>Attività giovanile>Volantini di programmazione

Il quadro di Escher

In modo analogo ai quadri del celebre pittore olandese, Maurits Cornelis Escher, si snoda il paradossale percorso della Corri Castelnuovo.

Una gara in apparenza tutta in discesa ma in realtà un groviglio di saliscendi che ben ci fa pagare quella velocità della spinta dovuta al dislivello negativo che c’è tra il paese e la via Tiberina.

Tuttavia mi impegno a fondo in questa prova di 9,7 km circa, preludio della Maratona a Staffetta prevista per sabato prossimo, dove, da aspirante a prima squadra verrò sicuramente (e a buon ragione) collocata dal buon capitano Ugo nella seconda o terza, in quella degli atleti mezzi rotti, ma, attenzione, dalle mille sorprese (state accuorti!), perché la candidatura della Bizzarri, ritengo sia da considerare obiettivamente come un’occasione e un elemento di pregio da valorizzare e da porre come testa di serie delle donne rifondarole.

C’è da dire che durante questa gara, dal profilo collinare costituito dai depositi vulcanici (piroclastici) impostati sui litotipi di ambiente marino (siamo infatti poco distanti dai celebri affioramenti fossiliferi di Riano), posso respirare un’aria familiare, in quanto sono vicinissima al centro della Protezione Civile di Castelnuovo di Porto, regno indiscusso del maestro Jota Enzo e terra di mezzo dove, in un ventaglio di casistica umana altamente svantaggiata (prostitute, rifugiati, vittime del disagio socio economico del nostro pianeta),  ma anche tra i voli di garzette e aironi cenerini, spesso con la Stefania Pacca ci alleniamo da anni, personalmente a volte con la consapevolezza di essere una privilegiata che può permettersi di pensare allo sport, all’ecologia, alla cultura, alla vita sana quando tanti lottano o fanno un lavoro di m. per un tozzo di pane o stanno sfuggendo a guerre e carestie.

Ma torniamo al futile: nel corso della gara le gambe diciamo che rispondono. Fatto sta che mi ritrovo, all’arrivo in una specie di sandwich tra due atlete della podistica Casalotti che mi fanno vedere i sorci verdi.

Ad ogni modo la salamella (che tanto non mangerò) è garantita. Ho spinto un bel po’ per arrivare 5° assoluta e infatti, a fine gara sono davvero cotta. Mi riconsola questa bella foto con il pupillo Antonio e il vincitore Yahya che denota il mio stato di prostrazione finale.

Ad ogni modo, per sabato, nella Maratona a Staffetta,  spero una nutrita partecipazione dei rifondaroli, con sfide interne, sfottimenti e provocazioni che possano essere ricordati come i più esaltanti del ventennio rifondarolo, da qualche giorno giunto a compimento,  a breve da celebrare in modo adeguato.

Quindi che dire? Scusate ma quando ce vò ce vò: chi si estrania dalla lotta….

Il quadro di Escher

 

Staffetta di villa Borghese 2016

Sabato 15 ottobre alle 13 prenderà il via la XVI edizione della Maratona a Staffetta di Villa Borghese, che sarà anche la prova conclusiva del criterium societario 2015-16.

Comunicate ad Ugo le vostre adesioni al più presto e comunque entro la sera di lunedì prossimo, 10 ottobre.

La gara è dedicata alla memoria del compianto Mimmo Di Biagio e l’organizzazione destinerà una parte del ricavato ad una causa di solidarietà, ancora da comunicare. Viene riproposta la formula tradizionale: squadre composte da cinque frazionisti, ciascuno dei quali dovrà percorrere km 8,439, per un totale pari alla classica distanza della maratona, su un impegnativo circuito misto, che prevede due giri ricavati nella zona della splendida Piazza di Siena. La classifica principale è riservata alle formazioni che schierano una donna come terzo frazionista ed un over 45 come quarto, ma ne verrà anche redatta una senza vincoli di genere ed età.
Saremo presenti a partire dalla mattina con attività sportive e ricreative per i più piccoli, con modalità che verranno comunicate in seguito.

L’anno scorso abbiamo eguagliato il nostro record di partecipazione, schierando cinque squadre ed ottenendo un 9° posto come miglior risultato ed un 5° posto complessivo fra le società con maggior numero di squadre classificate.

Vi ricordiamo che per noi si tratta di una tradizione: abbiamo ottenuto una vittoria nel 2006 e siamo stati più volte sul podio.
Vi aspettiamo numerosi!

Non di solo pane (e cacio) corre l’uomo (e la donna)

Metti una piovosa mattina di autunno in uno dei Parchi urbani più belli d’Europa e metti un gruppo di matti con il cuore grande…

Roma, Acquedotti, ore 10:00. Potrebbe tranquillamente essere Londra, viste le condizioni meteo, altro che ottobrate romane. La gara non parte ancora perché stanno ancora sistemando il percorso. La Direttrice, il Presidente e i giovani volontari della UISP. Un mazzo così dalle 7 di questa mattina ma ne è valsa la pena.

Questa è la corsa di Stefano, stiamo tutti qui per correre con lui e per far sì che si corra con lui.

Noi rifondaroli siamo presenti in massa. Ho provato meschinamente a defilarmi ma il mio tentativo di defezione è durato poco, perché il richiamo della Direttrice della serie: “io una tua assenza al 2° Memorial per Stefano Cucchi non l’accetto, vergogna!”, mi ha definitivamente convinta. Così questa mattina, anziché svoltare verso Nord Ovest per la solita somarata in bassa Sabina a caccia di caciotte e salamelle, eccomi qua, a Roma Sud-Est, per correre con Stefano.

Ma passiamo alle note tecniche. Dopo circa 40 minuti di un lungo riscaldamento (essendo la gara di soli 6 km) mi piazzo sulla linea di partenza con lo striscione in mano. Il bello è che tra i partecipanti ho ritrovato vecchi compagni universitari, rifugiati, compagni.  Sembrava di essere tornati  incordonati per un corteo, uno per tutti e tutti per uno. Credo che tutti diamo un senso alle nostre folli corse aldilà del lato sportivo e atletico della cosa. Penso però che questa sia una gara con un senso che ci accomuna e ci fa dire no a tante ingiustizie. Ce lo leggiamo negli occhi. Per questo la partenza è una liberazione di energia e mi piace l’idea di Stefano che corre anche lui, lì davanti a noi.

La presenza di Ugo immediatamente in testa alla corsa, con il suo baffetto beffardo è una certezza a cui posso fare riferimento nei momenti di scollamento esistenziale! A seguire tutti gli altri, a palla, sotto la pioggia a tratti scrosciante e sul terreno scivoloso che emerge dallo splendido plateau tufaceo derivante dall’antica eruzione del Vulcano Laziale a due passi da qui. Giovanni R. questa volta mi fa mangiare terra, anzi pozzolana, mentre reggo all’attacco di un agguerrito Angelo S., pieno di livore nei miei confronti per la recente batosta palombarese.

La premiazione maschile, oltre a Ugo, vede un Simone R. in gran forma. Quella femminile, la sottoscritta e Cristina R., ma davvero complimenti a tutti, in particolare al mitico Fabio B. per il suo personale sui 6 Km.

Ma che dire dei sempre più grandi giovani rifondaroli? Ruben e Benedetta sul podio, ma tutti gli altri ragazzi e ragazze partecipanti, non meno bravi, hanno dato prova di grande esperienza e resilienza.

Oggi, un’altra bellissima giornata di sport e vita, di lacrime, pioggia, gambe, cuore è stata messa a segno. Altro che caciotte…

Qui un messaggio di Ilaria Cucchi su Change.org

IMG-20161002-WA0006

San Michele (ovvero uno dei miei perché per le gare su strada)

San Michele è l’Arcangelo protettore di Monterotondo Scalo, un borgo fondato da emigranti lungo la via Salaria, patria acquisita di due carichi da 11 come Maestro Enzo-Jota e di Lord Nothing, per non parlare dell’icona gay Boris (un tempo assiduo cronista ufficiale delle vicende rifondarole) e, tanto per rimanere in tema biblico, del figliol prodigo Vastinho.

Ora al posto delle fornaci che per anni e anni hanno cotto mattoni fabbricati con il fango del limaccioso fiume Tevere, sorgono zone abitative e commerciali di dubbio valore urbanistico ma dalla posizione strategica, al lato della ferrovia Fiumicino-Orte.

La Maratonina omonima viene disputata a fine settembre e ci vede coinvolti in massa, qui nell’interland del Nord Ovest, in pieno confronto agonistico tra soliti noti. Il corridore di Roma abituato a correre tra ville, parchi, e manifestazioni affollate tipo Roma Urbs Mundi non è avvezzo a queste scaramucce tra paesani, non conoscerà mai l’onta appannaggio del burino sabino bastonato sulla salaria dal vicino di casa, oppure come è successo a me dal papà di un mio alunno o dalla mamma di un giovane atleta del settore giovanile, ma tant’è. Ciò nonostante come sempre noi rifondaroli, in questo caso rappresentati dalla sottoscritta Vipera berus e da Lord Nothing,  diamo il meglio di noi e arriviamo pure al premio di categoria e alla caciotta del terzo posto sul podio.

Ma come direbbe De Andrè, non è né la rosa né il tulipano a impreziosire questa calda mattina di settembre, lungo la via Salaria che porta a Rieti, ma quell’incontro casuale a fine gara, che spesso ti capita nell’ambito di questi scarni e genuini eventi sportivi rappresentati dalle corse su strada. Mentre ancora vaghi a braghe corte, tra il defaticamento e il ritorno alla macchina, con un aspetto che non fa certo pensare a un bel fiore di campo, entri in contatto con realtà e situazioni a volte paradossali. … Questi incontri ti regalano spesso aneddoti o spunti di riflessione se non perle di saggezza sul senso della vita e su ciò che siamo.

Stavolta è una piccola signora anziana, come tante altre, con quella vestaglietta che mia madre avrebbe detto “color frittata di zucchine”. Mi si avvicina, con un piccolo orologio senza valore (per la maggior parte della gente) nel palmo della mano e me lo propone in cambio di qualche spicciolo per mangiare perché la pensione arriverà la prossima settimana e i soldi sono già finiti da un pezzo…

Che dire? Quali sentimenti? Tristezza? Rabbia? O solo una malinconica constatazione che in questa società c’è molta più dignità e coraggio a chiedere qualche spicciolo per strada per sbarcare il lunario che a percepire stipendi  o pensioni milionarie e  a godere di privilegi e benefici a scatafascio?

Meditate gente, meditate…

caciotta-in-testa
La Vipera medita con la caciotta in testa.