Storia

L’idea
Non è facile raccontarsi e ricordare come siamo arrivati ad oggi, anche perché è passato diverso tempo e sono successe tante cose.
Era il 1996. Neanche 20 persone che, già appassionate conoscitrici di questo sport, volevano ricondurre stimoli, ambizioni, ideali, ma anche i momenti felici e difficili delle singole esistenze in uno stesso gruppo, nella stessa società, con lo stesso nome.
Il tutto condito con il giusto spirito di lealtà, solidarietà ed amicizia, ma con critica nei confronti dei personalismi.
Era l’idea di un progetto nuovo, goliardico ma serio nello stesso momento. Un progetto che avrebbe cambiato l’approccio con questo mondo, che ci avrebbe responsabilizzato e non poco, e che ci avrebbe visto gestire in proprio qualcosa per cui eravamo sempre stati gestiti da altri.

Gruppo di podisti posa in tuta blu
Trasferta a Siena

Nasce Rifondazione Podistica
L’idea era li, già da qualche tempo, ma mancava il nome… si, un nome che rappresentasse l’idea. Poi un giorno arrivò anche quello. Era una sera come tante. Si cazzeggiava, come sempre. Si andava ai 4 al km, tanto per mantenere un po’ di fiato, quando “E se la chiamassimo rifondazione podistica?”. Prima una risata, poi l’ovazione, poi un salto dal notaio, e così cominciò una nuova storia, la Nostra Storia.
La prima assemblea… la ricordo come fosse ieri. Era un’altra rifondazione podistica. Tutti presenti, come quando senti tua una cosa e non puoi certo mancare. E così la seconda, la terza. Tutti presenti.
Il primo presidente è stato il veterano del gruppo, Plinio Vecchio, e la sede sociale a casa del potente (Mario De Persio). Nacque il logo che caratterizzò da subito i nostri completini e poi maglie, pile, tute, borse, giacche e qualcosa di più. Non ci siamo fatti mancare niente, ed il tutto con poche regole che valevano per tutti, mettendo da parte gli interessi commerciali di sponsor ed imprenditori che condizionano anche il mondo podistico.
I primi anni, dal 1996 al 2001
Sotto la dirigenza di Plinio, e con i dirigenti che ruotano ogni anno comincia l’attività di RP. Gara dopo gara, campionato dopo campionato siamo cresciuti, il giusto, mantenendo lo stesso spirito con cui siamo nati. Iniziative hanno cominciato a susseguirsi una dietro l’altra, tra il gioco e l’agonismo.
RP conta poco più di 35 iscritti adesso. Nasce anche il settore femminile che contribuisce ai successi di squadra. Non siamo più solo dirigenti ed atleti, adesso siamo anche papà e mamme.
Dal 2001 al 2006
Si cambia dirigenza ma non certo spirito. Alberto Nastri diventa Presidente. La società continua la sua crescita con un’accelerata che è frutto di nuove idee e nuovi programmi, che fanno seguito ai forti impulsi, agonistici e non, che partono da dentro e fuori il campo di atletica, dallo slancio passionale e creativo in primis del suo presidente.
RP si conferma quanto mai come una società di riferimento capace di esprimersi al meglio su strada, nei cross, in pista.
Arriva l’ora anche per i più piccoli di scendere in campo. E’ il 2004. I nostri figli sono i primi, alle cure di genitori che si trasformano da atleti in tecnici.
Superiamo i 70 tesserati Senior Master, e la crescita cambia qualcosa. Uno scossone movimenta la seconda metà del 2006. Una scissione riporta la società ai numeri e caratteristiche del 2001, arricchita però dei successi, delle idee e delle motivazioni dell’ultimo lustro.
Dal 2006 ad oggi
Diventa Presidente Marco Novaro che eredita l’incarico in un momento particolare della vita di RP. I programmi continuano immutati nello spirito di gruppo, agonistico e non. Certo che non è più la RP del 1997; molte frecce sono spuntate, ma al goliardico ed ancora immancabile istinto battagliero si affianca l’appassionata cura alla formazione di un settore giovanile, che adesso non è più solo dei nostri figli, ma diventa di tanti e tanti, una passione che coinvolge anche i genitori. Oggi RP conta quasi 200 iscritti, e la metà ha meno di 14 anni. Ai blasonati campioni e soci fondatori ed atleti di storica appartenenza, più o meno acciaccati, altri atleti si aggiungono ogni anno al gruppo, sostituendosi ed integrandosi spesso alle iniziative di squadra. Lo sguardo è al presente ma ancor più al futuro, con un ricco settore giovanile nato dalla stessa idea di tanti anni fa, e che unisce contenuti educativi, socializzanti e di sana e non esasperata interpretazione della vita e dello sport.

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Scuola di Atletica e di Vita