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Articoli riguardanti le attività Senior / Master

Trasferta 2017!

E perché meno ammiri la parola,
guarda il calor del sole che si fa vino,
giunto a l’omor che de la vite cola.

Dante Alighieri, La Commedia – Purgatorio (Canto XXV)

Che magnifica trasferta a Castiglion Fiorentino! Posti splendidi, cibo gustoso e un’ospitalità impareggiabile riservataci dagli organizzatori di questa Corri al Boscatello, valida come Trofeo Paolo Pierini e Trofeo Avis, la Podistica il Campino.

Un’aria fresca, frizzante, un cielo spazzato dal vento e i mille colori della vegetazione mediterranea, dovuta agli influssi mitigatori del Lago Trasimeno, hanno reso il tutto meravigliosamente gradevole.

Il linguaggio becero e la lingua biforcuta della Vipera berus non son degni di raccontare la bellezza di questi luoghi e le amenità di questi due giorni all’insegna della pace e della serenità, quindi, per questa volta, ho chiesto conforto al Sommo Poeta Danti Alighieri, nella speranza potesse essermi di ispirazione nell’uso di un linguaggio più aulico (e che mi perdoni!), e certo di ‘asa più di me, in questa terra di colline, di vini, di cipressi e di eremi.

Dopo il campo e i consueti allenamenti di atletica, ci si prepara per la partenza. Visto e considerata la nostra “semenza” e dato che fatti non fummo per viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza (vedi XXVI, 118-120), prima di Cortona ci si ingegna a trovar un loco degno al soddisfacimento dell’intelletto nostro. Nell’oasi di pace e silenzio “Le Celle”, primo eremo di San Francesco, speriamo di trovar giusta consolazione agli acciacchi di mens, spiritus e corpore. Qualcuno di noi ha pensato bene di riservare qualche attimo alla meditazione, prima della somarata del giorno dopo.

Appena giunti, rumorosi disturbatori della quiete mistica, ci appropinquiamo al viale che porta al luogo di preghiera, ma prima di arrivare, salutiamo il nostro ambasciatore, il quale così gentile e onesto pare: il mitico Potente, che nel passato tempore, Podistica Rifondazione rese rovente!

Eccoci al fine tutti a Cortona, di “Giambalvina reminescienza” località amena, | nella Casa per Ferie “Betania”, volea posar le membra stanche, | non prima di mortificar le carni ante la cena | in una corsetta di riscaldamento spacca cianche.

Vipera berus, 2017

Ci sono diverse teorie in proposito. Il Maestro Jota-Enzo, è un acceso sostenitore dei benefici di tale attività la sera prima della gara. Come una pillola, la cura delle gambe, dovrebbe sortire un effetto di scioglimento e scarico psicologico. Tuttavia, solo Camilla, Enzo e io, impavidamente, ci sottoponiamo alla cura, mentre gli altri, intimoriti dal profilo impervio di Cortona, preferiscono apostrofarci in vari modi (non ti curar di loro, ma guarda e passa) e fare una passeggiata con struscio, nel viale principale della modaiola cittadina toscana. Dopo una lauta cena e una discreta bevuta serale, ci si reca a letto. L’indomani mi preparo a levare le tende da Cortona. Giungo a Castiglion Fiorentino, luogo della gara, scortata in auto da tre loschi figuri. Non dirò i nomi ma potete ben immaginare di chi si tratta: er Suola, Pierluke Skywalker e l’uomo Marana der Tufello. E già è stato un traguardo raggiungere il ritrovo, mezzi addormentati, ma alla fine ci troviamo sul luogo della partenza, nei pressi della bella statua raffigurante il grande motociclista da rally Fabrizio Meoni, nato a Castel Fiorentino e famoso per le sue Parigi-Dakar.

Dopo un breve riscaldamento… al via! Appena partiti… l’è maiala! Una reppa dall’andamento di una curva esponenziale da far riproporre la grappa serale, mi inchioda le gambe al terreno. Che dire:

„Per me si va ne la città dolente, | per me si va ne l’etterno dolore, | per me si va tra la perduta gente. | Giustizia mosse il mio alto fattore; | fecemi la divina podestate, | la somma sapïenza e ‘l primo amore. | Dinanzi a me non fuor cose create | se non etterne, e io etterno duro. | Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate. (III, 1-9)“

Dopo essere entrati nella porta del Borgo Medioevale (e da lì in poi) è tutto un saliscendi (più sali che scendi), per gli 11 km e rotti della gara. I primi km sono ancora in trance da letto. Verso metà percorso le gambe iniziano a sciogliersi. La tracotanza mi fa infierire su un gruppo di atleti toscani che mi rallentano l’inseguimento della Marsicana, partita di gran carriera, ma più di tanto non si può fare. Arrivo al traguardo in condizioni discrete, senza infamia e senza lode. Deh, potevo fare di meglio ma anche di peggio.

Nel complesso però andiamo bene. I compagni, ma soprattutto i bambini e i ragazzi tengono alto il colore la squadra e ci fanno guadagnare un 4° posto societario.

Rinfreschi, premiazioni, pranzo e ancora passeggiata nella bellissima rocca di Castel Fiorentino, concludono questa trasferta che, deh, volge al termine.

Conclusione.

„Era già l’ora che volge il disio | ai navicanti e ‘ntenerisce il core | lo dì c’ han detto ai dolci amici addio; | e che lo novo peregrin d’amore | punge, se ode squilla di lontano | che paia il giorno pianger che si more. (VIII, 1-6)“

Altre foto nell’area riservata!

Sabato 20 maggio

Domani, sabato 20 maggio, gli allenamenti si terranno regolarmente al campo sportivo della Farnesina ore 10-11 e 11-12

A seguire si formerà la carovana per raggiungere la sede della trasferta sociale (Cortona / Castiglion Fiorentino).

Sono tanti gli appuntamenti che ci interesseranno in questo ultimo mese di attività! Trovate tutto nel calendario già on-line ma vi ricordo qui i prossimi eventi da tener ben presente:

  • 20-21 maggio:trasferta sociale a Castiglion Fiorentino (settore senior) o Vivicittà in carcere a Rebibbia (21 Maggio)
  • Sab 27 maggio: Trofeo Atleticamo (Categoria Esordienti Ragazzi Cadetti)
  • Dom 28 maggio : CdS Ragazzi (2004-2005) – 2°prova
  • Sab 3- Dom 4 giugno: Campionati in pista Uisp a Rieti (bambini – ragazzi – adulti)
  • Sab 10 giugno: Giornata finale di chiusura corsi
  • Sab 17 giugno: News a Palombara
  • 4-9 luglio: Campo Estivo Rp

Tre piccioni con una fava!

Alla Maratonina la Fava e il Pecorino, a Borgonovo, ridente frazione di Monterotondo Scalo, non c’è un metro di pianura. Una piazza che sembra piuttosto un balcone, decorata da murales multicolori, fa da arrivo a questa gara podistica organizzata da Adolfo D., detto il “proto maestro”. Si tratta infatti del Maestro del Maestro (presente fra l’altro lungo il percorso come una meteora), ma queste sono vecchie storie della corsa monterotondese. Lord Nulli e io, andiamo un po’ per riguardo al proto maestro, un po’ perchè è la classica gara “sottocasa” in cui cimentarsi con il vicino corridore, l’occasione per risolvere, in singolar tenzone, vecchi rancori accumulati nel tempo.

Adolfo promette ricchi premi e cotillons, ma con il Lord non arriviamo neanche al pacco gara. 7° assoluta la Vipera e 5° di categoria il Lord, a risparmio a causa di una vecchia contrattura da tenere ancora sotto controllo prima della trasferta ci fruttano un magro premio, ma poi la soddisfazione di aver “convertito” Fabrizio S. ci ripaga di tutto. Basti vedere la foto allegata, con Fabrizio redento dal pugno teso della Vipera, la Vipera, l’amico Antonio R. e il Lord. 3 piccioni e… la fava di lesso (me medesima), unica leguminosa fatta fessa da questa gara che di Fava e Pecorino ha solo il nome!

Trasferta sociale 2017 (aggiornamento)

Aggiornamento 3 maggio

Alcune precisazioni: la gara / trasferta di Castiglion Fiorentino è la gara principe del criterium, ed assegnerà punti doppi; nello stesso giorno ci sarà anche la gara del Vivicitta a Rebibbia, che darà comunque, per chi non potesse venire alla trasferta, 5 punti partecipazione (la gara era stata rimandata il 9 aprile scorso ed era in contemporanea con l’ Appiarun).

Chi non lo avesse ancora fatto, comunichi al più presto ad Alessandro la propria adesione alla trasferta, siamo una cinquantina ma ci sono ancora altri posti liberi. Comunicate anche chi intende venire solo per la gara e per il pranzo della domenica. Per Rebibbia date la vostra adesione ad Eleonora entro il 5 maggio!

Articolo originale 29 marzo

Come ogni anno Rifondazione Podistica organizza in primavera la tradizionale trasferta sociale.

Quest’anno abbiamo scelto una gara podistica di circa 10km che si svolgerà il 21/5 a Castiglion Fiorentino nelle vicinanze di Arezzo.

Qui il Volantino della Corri al Boscatello con tutti i dettagli della gara agonistica e delle gare giovanili che si svolgeranno a seguire.

Per la cena, il pernotto e la colazione pre gara abbiamo contattato la Casa per Ferie Betania al centro di Cortona (a pochi km da Castiglione) che ci ha proposto queste tariffe per la mezza pensione in camere multiple:

  • Adulti €36.00
  • Bambini 4-10 anni €25.00
  • Bambini sotto i 4 anni gratis.

Sono in corso trattative per estendere la quota ridotta fino ai 16 anni (dipende dal numero dei ragazzi e dei paganti la quota intera).

Per il pranzo del giorno seguente ci stiamo informando per un ristorantino che soddisfi il palato dei vecchi e giovani podisti rifondaroli.

La partecipazione comporta il versamento di una caparra  di 10 euro per ogni adulto, da versare entro Pasqua.

Spero proprio di ritrovarvi in tanti e gagliardi come ogni anno.

Se possibile vi chiederei di cercare di programmare la trasferta per tempo e di dare al più presto la vostra adesione ad Eleonora o ad Alessandro per una migliore riuscita dell’evento.

Daje!!

Vivifiume e Rebibbia

La partecipazione della nostra squadra al Vivifiume è stata grandissima e straordinaria! Vi ringraziamo veramente, abbiamo condiviso anche questa bella giornata di sport e di impegno sociale nella città. Qui sotto troverete un po’ di foto della manifestazione.

Ma ora, senza un attimo di tregua, vi sottoponiamo uno dei prossimi appuntamenti che ci vedranno coinvolti: il Vivicittà continua i suoi appuntamenti in carcere “Porte Aperte”, portando la corsa dentro l’Istituto Penitenziario di Rebibbia. Possono partecipare solo gli adulti, maggiorenni, e bisogna inviare tutta la documentazione necessaria improrogabilmente entro venerdì 5 maggio.

Gli appuntamenti sono due:

  1. Domenica 21 maggio presso il Nuovo Complesso: gara competitiva di 12 km e gara non-competitiva di 3 km.
  2. Giovedì 25 maggio (pomeriggio) presso la sezione Femminile: gare di staffette

I passaggi amministrativi sono delicati e lunghi, quindi è necessario inviare tutta la documentazione nei tempi richiesti. Potete inviare a Eleonora il modulo di autocertificazione più la copia del documento di identità, lei si occuperà di inoltrarli alla segreteria organizzativa.

Fateci sapere al più presto chi partecipa.

La chiamavano Jeeg robot

Vivifiume

Quest’anno la sindaca non da’ l’autorizzazione alla Vivifiume competitiva. E che ci importa? Il fiume è nostro, comunque la non competitiva c’è e anche la squadra di Rifondazione Podistica. Numerosissimi, ci buttiamo in una corsa liberatoria lungo l’argine, ci sentiamo figli di questo padre, il Tevere, troppo trascurato e troppo bistrattato. Ma noi ci saremo sempre. L’onda verde, da Ponte Umberto a Testaccio e ritorno. Quale può essere il problema  nel correre lungo la ripa, è così tanto rischioso da negare l’autorizzazione a questa gara?

Forse, se cadiamo dentro l’acqua ci trasformeremo in tanti Jeeg Robot… Chissà.

Strade blu

Vie di comunicazione per i nostri antenati. A loro dobbiamo la vita, ma spesso le vogliamo nascondere dietro alti argini, per non vedere, per non doverci preoccupare del degrado, per non doverci fare carico di tutti quelli che vivono ai margini, nelle baracche o sotto al ponte. Far finta di niente. Eppure quanta vita, umana, animale vegetale. Quante piante. La Pteris vittata, il cappero,  l’Iris giallo e tante altre. Gli splendidi murales di William Kentridge, che Simone mi illustra durante la corsa, caratterizzano gli alti muri di travertino e lasciano spazio all’immaginazione. La pista ciclabile porta tanti a ripercorrere la sponda di questo splendido fiume romano, in bici, a piedi, da soli, in coppia o con il cane. Pescatori solitari in assorta meditazione e canottieri infaticabili scivolano con la mente e con il remo su questo biondo Tevere…

Ai Parioli tutto questo non esiste…

Il giorno dopo, a San Basilio, quartiere popolare romano, un tempo regno del disagio e della disperazione, trovo un filo conduttore che dal Tevere mi porta all’Aniene, a quella Roma degli orti urbani, dei murales, delle case popolari. La sera vado pure al Tufello, dove il giorno prima in nostro Fabio B. ha trascorso un primo maggio in un prato incolto, recuperato dalla gente del quartiere. Di nuovo case popolari, cortili, luoghi dove un tempo la vita era difficile, dove è nata mia madre. I posti nostri. I luoghi dove mi piace correre e far correre, dove guardare con occhi che sanno e vogliono guardare, aldilà dei divieti e delle restrizioni . Luoghi dove un bel cielo azzurro e un sole caldo fanno la differenza. Luoghi di campi di calcio improvvisati, nei prati incolti. Posti dove nei cortili gli anziani ancora scendono e si siedono a chiacchierare, dove i panni si asciugano al sole. Terre nostre, da non mollare mai, terre di speranza per un futuro migliore.

 

…nun so’ fiaschi che s’abbottano!

“…nun so’ fiaschi che s’abbottano!”

Questa citazione del Presidente Gabriele è un detto romanesco che vuole sottolineare quanto a volte non è facile ottenere dei risultati in modo facile e veloce, non certo come “abbottare i fiaschi” in una bottega del vetraio!

Oggi, 25 aprile, mi viene da riflettere su quanto sia poco facile scrollarsi di dosso l’invasore e liberarsi dalla tirannia, dal fascismo, dalle dittature…

Mi viene da pensare a quanto sia poco facile per i nostri ottimi ragazzi di RP giovanile vincere una gara in pista o stare al passo con quei coetanei che si allenano da i 5 ai 6 giorni su 7, però ce la mettono davvero tutta e tengono duro, non si spaventano e alla fine i risultati si vedono. Spesso i l vero risultato finale non è il tempo conseguito ma la strada che si è percorsa per averlo fatto, qualunque esso sia.

Oggi a Morlupo, alla corsa per la Liberazione, alla partenza, dopo il minuto di raccoglimento per Michele Scarponi (che morte assurda!) avrei voluto cantare O Bella Ciao. L’ho fatto sottovoce, in solitaria, tra me e me (ora vorrei dedicarla anche a questo grande atleta).

La gara è dura ma neanche a dirlo, lo sapevo. Nun so fiaschi, ma so mazzi. Prima di categoria. Per premio un bel Fiore di Cactus in cui mi identifico doppiamente, per il “mazzo” di oggi e per il mio carattere bisbetico e sgarbato, ma inframmezzato da sprazzi di grande entusiasmo e allegria, come il cactus quando fiorisce.

A seguire mi fiondo al campo della Farnesina dove si cimenta in mattinata il settore giovanile di RP e quindi di nuovo corse, salti, lanci… per ogni età! Ele, Alessandro, Alice, Gabriele… vedo che fanno, che facciamo. Ci mettiamo davvero il cuore. La Direttrice come sempre infaticabile e trasfigurata, mette l’anima e il corpo in queste estenuanti ma soddisfacenti giornate. Non si tratta di un vero e proprio “Mestiere” ma di una vocazione.

Medito. La gara di mattina di Morlupo non mi “abbasta”: mi butto pure sul mille in pista per non farmi mancare nulla, lo concludo trascinandomi, ma che importa?

La corsa a volte sa di fatica, di pazienza, di gioia e di dolori, di testardaggine, di sconfitte e di vittorie, di stanchezza e di riposo, di tempi di recupero, di tempi troppo lunghi, a volte di tempi brevi, più brevi, molto brevi. Soprattutto la corsa sa di Liberazione.

A Palombara giovani rifondaroli….

Ed ecco l’attesa gara palombarese Running Solidarity… Gara somara per antonomasia, visto che il percorso di gara non ha più di 100 metri di pianura ma è un incessante saliscendi, per circa 10 km.

Oggi non mi dilungherò con la solita cronaca frammista alle personali elucubrazioni mentali,  ma con piacere vorrei farvi partecipi del successo dei giovani atleti del settore giovanile palombarese per la bella prova nella non facile non competitiva di 2 km ondulati. Primo assoluto Mattia Amici e Lara (alla partenza con la sua ex maestra Letizia) prima delle ragazze. Ottima prestazione della piccola e combattiva Penelope e complimenti per il debutto di Flavio.

Una splendida giornata di sole ha visto svolgersi la gara dei master nei pressi di Villa Villacolle, tana della Vipera, che non ha perso occasione per menare le… gambe e arraffare il premio di categoria.

Nell’attesa: buon 25 aprile e buona Liberazione.

Teoria delle Stringhe

Non sto certo alludendo a quelle delle scarpe… anche se loro, sono sempre un problema, soprattutto quelle delle Mizuno e delle scarpe da gara, che si slacciano in continuazione se non le leghi col doppio nodo, bensì alla teoria della fisica che vorrebbe conciliare la relatività con la meccanica quantistica (beh più o meno).

Ma che centra la fisica con la corsa? Ecco… metti un sabato della vigilia di Pasqua, la Vipera berus che va a fare una corsetta sgrassa panza con quel matematico di un nerd di Mr Pumpkin-Zucchi in quei di Villa Ada e tutti i piani relativi agli impegni agonistici del periodo pasquale, vanno a farsi fottere, anche se vedrete, non tutti i mali vengono per nuocere.

Insomma, quando corri con i matematici, i fisici, con quella roba chiamata “nerd”, si comincia sempre per parlare dei massimi sistemi, dei principi matematici dell’economia, delle ultime teorie della fisica teorica e sperimentale e si finisce sempre con discutere di Star Wars, dell’Impero Intergalattico, di  Philip K. Dick e le pecore androidi, tutto rigorosamente in linguaggio Klingon. Fatto sta che chiacchiera che ti chiacchiera, arriviamo sul Lungotevere nei Pressi di Ponte Milvio, passando per via dei giubbonari ad appena 1h 50m e 18 km di corsetta. Belli cotti e con una fortuna dalla C maiuscola, veniamo raccattati all’altezza del Ponte di cui sopra dalla Direttrice in pulmino, che neanche a farlo apposta, passava lì per caso con la squadra giovanile al seguito, di ritorno da un allenamento in pista. Senza neanche chiedere, ci siamo fiondati nel pulmino e via a casa.

Evidentemente dopo quel lungo ho dovuto sconvolgere le mie velleità agonistiche e rinunciare alla pomeridiana gara di Vazia, dove poi ho saputo che si è ben imposta la lupa della Marsica, altresì detta  la Baba-Jaga rifondarola,  col coltello in mezzo ai denti (eh cara Cristina R. anche a te toccano, oltre alla gloria, un po’ di soprannomi, mica solo io…).

Qundi, dopo una Pasqua all’insegna di digiuni e stenti, per conservare una precaria forma fisica, a pasquetta mi sono concentrata sul Tris del Lunghissimo del Centro Italia, al Trofeo Agricola Valle Santa dove  gli ho dato forte, come si suol dire, nella gara da 10,4 km. In realtà le distanze erano tre: 10.4, 21, 31 km. Utilizzando un approccio scientifico degno da teoria delle stringhe e analizzate tutte le variabili sono riuscita a selezionare la distanza giusta per poter agguantare il gradino più alto del podio. Che in questo caso trattasi dello scatolone dell’uovo di pasqua, grazioso pacco gara di questa manifestazione.

Dunque anche queste festività sono passate. Ora tocca concentrarsi sugli impegni futuri,che comprendono gare in pista, in carcere, in trasferta e sul fiume. E guai a mancare, altrimenti la Direttrice con le stringhe ce sega er collo!

Saluti a Maljs Blom e a Yahya Boudouma, grandi atleti e compagni di questa corsa Pasqualina.

Vivifiume 2017 (aggiornamento)

Aggiornamento

Purtroppo la gara competitiva è stata annullata. Per ulteriori informazioni leggete il comunicato della Uisp Roma sulla vicenda del Vivifiume 2017.

Per quanto riguarda la non-competitiva rimane tutto confermato, con la formula prevista da regolamento. Qui trovate la lista degli Iscritti Vivifiume 2017.

Invece, per tutti coloro che volevano cimentarsi sui 10 Km e non si accontentano dei 3, per chi vuole correre ugualmente su quel percorso di gara e non vuole abbandonare all'”impraticabilità” la riva sinistra del Tevere, l’appuntamento è sempre a Ponte Umberto alle 10 per una corsa libera, senza pettorale, per correre insieme sul fiume.

Articolo originale

Segnaliamo questa bella iniziativa dell’UISP che mira a riqualificare le sponde del Tevere. Qui di seguito un estratto dalla presentazione:

Lunedì 1° maggio 2017 il Vivifiume torna a popolare le banchine del Tevere, riaffermando una scelta ben precisa, che l’Unione Italiana Sport Per tutti di Roma ha compiuto ormai cinque anni fa, nel 2012: ridestare l’attenzione della città sul fiume, spazio dimenticato, abbandonato, estraneo alla vita della comunità.

Se una parte delle banchine (lato destro orografico) risultano almeno in parte vivibili e percorribili, grazie alla semplice esistenza di una pista ciclabile, sul lato sinistro la situazione cambia radicalmente: difficoltà di accesso, scarsa sicurezza, sporcizia e abbandono. La nostra corsa punta a riportare al centro dell’attenzione dei cittadini e delle istituzioni l’importanza e la dignità del Tevere, che è stato e resta il cuore attorno al quale la città è sorta e si è sviluppata.

Tutti coloro che vogliono partecipare alla competitiva di 10 Km o sulla distanza di 3 Km non competitiva può richiedere subito ad Eleonora la PROPRIA ISCRIZIONE.

La non-competitiva prevede una formula diversa, con arrivo all’Isola Tiberina e ritorno in barca sul Tevere al punto partenza. Possono partecipare bambini e ragazzi, ma anche famiglie o chiunque abbia voglia di vivere il fiume!