Sabato 23 dicembre

Eccoci arrivati alla pausa natalizia dopo questi intensi mesi di attività atletica.

Approfittiamo per ringraziare ancora tutti coloro che hanno partecipato alle 5 tappe della Corri per il Verde e alle 7 squadre di RP, tra piccoli e grandi, che si sono cimentati nell’entusiasmante STAFFETTA mista nel Parco della Valle dell’Aniene che ha concluso quest’edizione!

I fantastici bambini, i sempre più forti ragazzi, gli instancabili genitori, i coraggiosi e tenaci adultirunners, i sempregiovani atleti master, i compagni di squadra tutto fare nell’allestimento dei percorsi di gara, insomma…. è stata un’altra bella esperienza di sport insieme, di impegno e di partecipazione.
Molti anche i premiati e le premiate… grande squadra!! E’ stato bello e lo rifaremo presto!!!

Ma ancora non abbiamo finito…

L’ultimo appuntamento prima di Natale sarà SAB 23 Dicembre allo Stadio della Farnesina, appuntamento ore 10 per tutti (TURNO UNICO)!!!

Dopo corse, allenamenti e staffette faremo una merenda e un BRINDISI tutti insieme.

Non mancate!

Correre verde… con i polmoni in fiamme!

Prologo

Se mi avessero detto che sarei arrivata alla fine di queste 5 tappe tutta intera fisicamente e mentalmente non l’avrei creduto. A dire il vero avrei anche provato a sottrarmi alla staffetta finale, rischiando nella migliore delle ipotesi una ginocchiata sulle gengive dalla Direttrice, ormai signora indiscussa di rotelle metriche, nastri bicolori, paletti aguzzi e trattati, terrore di giudici di gara, capitana di una scalcinata ma efficientissima banda di piantatori e tracciatori famosi in tutta l’urbe e la periferia di Roma Metropolitana. Questa lunga vicenda è cominciata alcuni mesi fa, quando ebbe inizio l’edizione 2017 della Corri per il Verde, la campestre più longeva del Centro Italia, fiore all’occhiello della Uisp Roma. Le quattro tappe in formato diciamo “standard” hanno avuto luogo presso 4 splendide location, gioielli archeo naturalistici che se ce li avessero in Scandinavia sarebbero già patrimonio dell’UNESCO.

Riscaldamento

La quinta gara diciamo “extra” è una staffetta 10×1000 che coinvolge master e atleti giovanili e riporta la carovana dei crossisti alla Riserva Naturale dell’Aniene, in una fredda e fangosa mattina di dicembre, come ogni buon cross vuole. Il ritrovo dei compagni di squadra rifondarola è alle 10:00, tuttavia io, Vipera berus quale sono, animale a sangue freddo invasivo di habitat rupestri, ma a tratti schivo e scontroso, mi cimento in un lunghissimo riscaldamento meccanico, per ovviare all’inefficiente e dispendioso processo termoregolatorio del rettile che è in me. Una pietosa Camilla decide di accompagnarmi nel lungo e gelido tracciato, sulla ripa limacciosa del torbido e inquinato (perciò tanto tanto incazzato) fiume Aniene, la cui trasparenza e i riflessi azzurri cobalto presenti molto più a monte sono ormai solo un ricordo. In quel mentre, il resto della squadra dispone le frazioni pronte per la gara. Durante il percorso non mancano numerose amenità come lo splendido Ponte Vecchio nel cuore di Montesacro, luogo ricolmo di storia sia romana che personale. Dopo un breve ripasso sulle tecniche murarie romane a Cementizio magistralmente illustrate dalla mia compagna archeopodista, insieme rimembranti nostalgicamente la storica bottega del saldatore Scascitelli, la cui saracinesca è ormai abbassata da tempo e il rudere della strega che tanto mi affascinava  da bambina, ritorniamo sui nostri passi, per andarci a schierare con gli altri, nella zona cambio del fatidico mille.

I polmoni che bruciano

Il 1000 non è la mia gara ma s’ha da fa’. Sulla linea di partenza i primi frazionisti attendono il via. Neanche lo sparo e si delineano già le posizioni con la prima squadra rifondarola ai primi posti. Le staffette sono formate da frazionisti di varie categorie, a partire dai ragazzi fino ai “veci” come me. In quanto “vecia” over cinquanta vado al penultimo cambio, ricevo il testimone da un determinatissimo Simone e non posso non dare il massimo, con la consapevolezza che non c’è molto tempo-spazio per recuperare. Mi sforzo per limitare i danni e perdo una posizione che riguadagna il grande Stefano, ultimo frazionista. Più non potevo fare, al cambio mi brucia tutto, tra aria fredda e stress da fatica ci si mette come prevedibile una tosse della miseria.

Verde (rosso) rifondarolo

Si preparano le categorie giovanili. Bellissimi i nostri nella loro casacca sociale verde. La tensione (e la tosse) si scioglie. Avverto la soddisfazione di vedere tutte queste persone di ogni età correre insieme passandosi un pezzo di alluminio colorato su un bellissimo Prato di fine autunno. Il grande Pero Patriarca, ci guarda parzialmente spoglio. Le foglie ovali e rossastre giacciono ai suoi piedi ormai prive della verde clorofilla e, compensando in un trionfo di antociani, xantofille e carotenoidi, scricchiolano sotto i nostri piedi.

Infine ci sono le Premiazioni: sarebbe bello poter premiare tutti, perché di tutti, nessuno escluso, è il traguardo raggiunto e tutti i partecipanti sono protagonisti di questa lunga corsa liberatoria lanciata verso la riappropriazione degli spazi verdi, dei fiumi devastati dall’inquinamento e degli angoli dimenticati della nostra città.

Mai abbastanza

Dopo aver smontato tutto (come al solito siamo sempre gli ultimi ad andare via) con la direttrice ci si abbraccia come due reduci di guerra. Con Gabriele si mima l’ormai rituale gesto di spunta, pur sapendo che a una fatica completata, seppur una bella e soddisfacente fatica, ce ne aspettano subito mille altre. “Mi raccomando: dritta a casa”, dice chi mi conosce bene e sa che la strada di ritorno a Palombara è lunga e potrei perdermi come il solito tra campi e boschi, mai sazia di cieli sopra la testa, con l’orrore di chiudermi tra quattro mura. Infatti, appena dopo pochi chilometri, costeggio con la macchina i bei prati verdi della Marcigliana, un posto dove non abbiamo ancora fatto una Corri per il Verde. E’ il luogo dove da piccola ricordo di aver raccolto le mie prime margherite. Un attimo, devo scendere dall’auto e, con la scusa del defaticamento,  mi infilo i guanti e corro, corro…

Rust never sleeps

Per parafrasare il grande vecchio Neil: La ruggiune non dorme mai! E se l’arrugginita sono io ecco che dopo un lungo weekend di fatiche e bagordi, mi accingo a disputare la quarta tappa della Corri per il Verde con appena tre ore di sonno. Ma andiamo per ordine.

Venerdì 8 dicembre: Natalina. Corsa su strada per Master e su pista per il settore giovanile. Ottima prova dei giovani rifondaroli palombaresi. Senza pretese, ma neanche da buttare, la prestazione della vipera, reduce da una settimana di intenso lavoro aerobico e muscolare, soprattutto legato alla salita sull’innevata vetta del Monte Pellecchia, nei pressi di Monteflavio a cui aggiungo una caduta dalla parete di arrampicata nel muro di casa.

Sabato 9 dicembre: allenamento mattiniero nei pressi di Stazzano. A seguire: allenamenti alla Farnesina. A seguire: tracciatura percorso nella Villa dei Quintili. La mitica Camilla mi ha rammentato la triste storia dei fratelli di nobile stirpe romana, che ebbero l’ardire di creare una villa più bella e prestigiosa addirittura dell’Imperatore Commodo in persona… e non vi dico come andò a finire… A seguire: mitico concerto al Forte Prenestino degli Ombra, Franti, Roseluxx, insomma il meglio del meglio dello scenario musicale alternativo (mi perdonino il termine) e hardcore italiano. Rimbocco a casa alle 4 circa (è l’alba, quasi), tempo di chiudere gli occhi ed è già…

Domenica 10 dicembre: Corri per il Verde alla Villa dei Quintili! Grande prova rifondarola in cui spiccano tra le altre, le prestazioni del “mulo sardo” Serra (meglio non dire nulla per non turbarne l’equilibrio precario), il ritorno del “Maestro” (Enzino) e del figluol prodigo “Vastinho” e la stirpe dei fratelli Buendias (Tata, Simone e Jo). Io prendo una clamorosa sveglia dalle compagne di squadra nonostante in apparenza mi sentissi in splendida forma (ma solo in apparenza). Ma d’altronde come dal torto al Presidente, ai margini del circuito di gara: di notte leoni, di giorno… Comunque tengo botta. Poi ci sono le categorie giovanili (sempre grandissime) e non è finita. Pomeriggio salgo di corsa al convegno al Castello Savelli di Palombara Sabina, dove una delegazione del paese polacco di Ostròw Lubelski, vuole sapere tutto della nostra scuola di atletica. Tornando giù di corsa becco un vento freddo che, manco il flood americano e manca poco a spazzarmi via ed ora eccomi qui ancora a scribacchiare questo articolo, per punirvi affettuosamente con tutte ‘ste chiacchiere serali, ma soprattutto per il mio modo compulsivo di affrontare la vita di tutti i giorni!

Tutto ciò anche quale premessa per introdurre, in calce, le riflessioni emerse a seguito di questa poderosa ma “routinica” tre giorni di fuoco.

La seconda generazione

Ecco qui il nostro settore giovanile (vedi foto della quarta tappa alla Villa dei Quintili). Di nuovo alle prese con mille corse: su strada, su pista, su terreno, su zolle erbose. Ormai è così, non è più solo la nostra corsa e la nostra storia ma anche e soprattutto quella dei nostri figli, non sono i nostri figli genetici ma anche tutti quei figli, fratelli, sorelle e amici che per qualche ragione e alchimia hanno raccolto il testimone dei vecchi rifondaroli e condividono quel percorso ormai tracciato più di vent’anni or sono. Mi chiedo se sia solo una casualità il fatto di essere diventati quello che siamo, di stare bene insieme, di condividere in modo così naturale e spontaneo questo progetto, che sembra contagiare chi incuriosito si avvicina e si lega a Rifondazione Podistica. Secondo la mia modestissima e sempre dubitativa opinione, ritengo che alla base di tutto ci sia una comunanza nel considerare lo sport un importante strumento e mezzo nella vita di ognuno per la  Liberazione della mente e del corpo, un catalizzatore di legami affettivi, di atteggiamenti cooperativi, di pensieri e gesti creativi, di interazioni e inclusioni tra persone, con e nella natura. Non vedo certo tra noi un approccio allo sport competitivo militaresco e ordinato per un ordine fine a se stesso (provate a contraddirmi e ve ne faccio pentire amaramente!). Oggi pomeriggio, al termine della Corri per il Verde, ho presentato brevemente in un piccolo convegno al Castello Savelli di Palombara Sabina, su richiesta del Comune stesso, la nostra società, principalmente chi siamo e quali sono i nostri obiettivi e attività con bambini e ragazzi, ai rappresentanti di un paese Polacco, Ostròw Lubelski. In tale occasione ho percepito la motivazione che spinge me e i miei compagni di avventura a portare avanti, a volte anche con grande fatica ma sempre con grande convinzione ed entusiasmo questo progetto e non si tratta solo di piantare qualche palo e tirare qualche nastro, ma molto, molto di più. In queste quattro tappe della Corri per il Verde bambini e ragazzi hanno dato il meglio in termini di impegno ma soprattutto hanno espresso tutta la loro voglia di muoversi in libertà in modo creativo e collaborativo, nello spirito del tutti per uno e uno per tutti. Tutti si sono sempre incoraggiati a vicenda, correndo da un nastro all’altro e gridando parole di incoraggiamento e incitamento verso tutti coloro impegnati nella corsa, da più piccolo al più grande, dal primo all’ultimo, indistintamente, rinfrancandomi come sempre dalla stanchezza e dalle poche ore di sonno a fronte delle tante veglie da dedicare alle tante passioni, tra cui la scuola, lo sport, la natura e la musica. Se volevate una cronaca di questi ultimi eventi più tecnica o più derisoria, eccovi scontentati. Ci sarà sempre un Prof. Capizi “con la puzza sotto il naso”, pronto a bacchettarmi, ma che volete, anche questo fa parte del bello della nostra squadra! Ehi ehi my my rock’n’roll will never die!

Villa dei Quintili

La quarta tappa della Corri per il Verde 2017 si svolgerà domenica 10 dicembre alla Villa dei Quintili.

Lo scenario è mozzafiato, il percorso impegnativo, ma sono già tanti i rifondaroli iscritti di tutte le età. C’è tempo fino a domani, giovedì 7. La quota di iscrizione (3€ per bambini e ragazzi – 5€ per tutte le categorie dagli allievi in su) la raccoglieremo preferibilmente sabato mattina al campo, oppure domenica prima della gara. Si raccomanda di controllare la scadenza del certificato medico.

Ripetiamo categorie e distanza gare per chi ancora non è mai venuto a correre la CxV:

  1. Junior, Promesse, Amatori e Master Maschili: 6 km
  2. Junior, Promesse, Amatori e Master Femminili – Allieve e Allievi: 4 km
  3. Giovanili B Maschili e Femminili:
    • Ragazzi/e 2004 – 2005 : 1,2 km
    • Cadetti/e 2002– 2003 : 1,8 km
  4. Giovanili A Maschili e Femminili:
    • Cuccioli/e 2010 – 2011: 300 m
    • Pulcini/e 2008 – 2009: 600 m
    • Esordienti 2006 – 2007: 1 km

Questi gli orari orientativi di ritrovo per domenica:

  1. ritrovo ore 8.30 al gazebo di RP per i Senior-Junior-Allievi
  2. ritrovo ore 9.30 per i Ragazzi e Cadetti
  3. ritrovo ore 9.50 per gli Esordienti/Pulcini/Cuccioli

Partecipiamo in tanti, dobbiamo difendere il quarto posto nella categoria femminile generale e il sesto nella maschile.