Mentre a Dubai…

Riceviamo e pubblichiamo questo sfogo di Pierluca scritto durante una sosta forzata all’areoporto di Dubai…

“Ho con me le scarpette e l’abbigliamento adeguato ma a Dubai non mi fano uscire per una corsetta durante il transfer.
Per cui mentre attendo pazientemente che in Italia sia un’ora decente per sentire Ambra ed i bimbi voglio raccontare come al peggio non c’è mai fine.
Inizierò tornando indietro di qualche anno.
Mi trasferisco a Roma, settembre 2008, e Ambra mi dice: “Guarda c’è un amico che corre da sempre, magari lo invitiamo a cena così vi mettete d’accordo”.
Già questo doveva insospettirmi. Ero iscritto con una società di Montalto di Castro, uscivo a correre a Viterbo da casa mia fin fuori le mura due o tre volte a settimana senza uno straccio di lavoro e/o programma. Con questi ritmi avendo iniziato nel 2003 (?) ho fatto qualche maratona e qualche mezza con il solo obiettivo di stare bene e divertirmi nell’impresa dei 42 km.
Insomma, divento prolisso, invitiamo Dario Fegatelli a cena e ci accordiamo per correre qualche volta assieme.
Ahimè succede, usciamo e ci sbatto subito il muso….”uno che corre da sempre…” un ciufolo. Ho imparato anche io la sua storia e conosciuto il suo passo. Non che sia riuscito a stargli dietro però.
Ma non è finita.
Devo iscrivermi ad una associazione e il Fegatelli mi fa: “Guarda che c’è una squadra il cui Presidente vive qui vicino e si allena con me ogni tanto”.
Io penso: Perfetto!!!
Col ciufolo ancora. Quel Presidente è Marco Novaro. E che Presidente. Anche questo nella vita ha sempre corso!!!
Comunque, negli anni si cresce, ma soprattutto si esce (a correre) e con qualche cacchiata tra un passo e l’altro la pellaccia la riporto sempre a casa.
A fatica a volte.
Fortunatamente data l’età anche loro ogni tanto si rompono e allora io posso respirare.
Ma dopo Dario e Marco ci sono stati due eventi nefasti: il primo l’apertura della pista ciclabile da Monte Ciocci a Santa Maria della Pietà e il secondo l’appeal che quella pista ha avuto sul mitico Alessio Faustini.
Ora, per molti di voi quel nome vorrà dire molto, e doveva mettermi in allerta ma per me era come quel tale “frac….da Velletri”.
Insomma il Fegatelli un giorno mi fa: “Ci vediamo stasera alle 6 sotto casa di Marco per andare sulla pista 50 minuti? Viene anche il Faustini”
Io, ignaro, vado all’appuntamento.
Conosco il mitico Alessio, olimpico della corsa e della chiacchiera. Non solo spinge come un matto ma chiacchiera di più. Entra sempre in competizione col Novaro e io ne faccio sempre le spese da buon anello debole della catena.
Voi immaginate: Faustini, Fegatelli; Novaro e….e…..e…..e…..e…..e, molto dopo, Gaglioppa (Pierluca, N.d.R.).
Alla sfiga non c’è mai fine. Cosa succederà nel mio futuro di “runner”?
Ai postumi…”

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