Il Giorno Più Lungo

Sabato 13 dicembre. Santa Lucia. A Roma si dice “Il giorno più corto che ci sia”, visto che siamo quasi al Solstizio d’Inverno, ma non per noi. Eh no, con la cara Direttrice dopo due bei turni di allenamento con i bambini e dopo una seduta di corsa mattutina, si va all’Orto Botanico di Tor Vergata a segnare il percorso per la gara di domani, cioè ultima tappa per la Corri per il Verde. A seguire pranzone sociale pre Natalizio che ancora necessita piccole messe a punto.

In realtà a Tor Vergata il grosso del lavoro è già stato fatto i giorni scorsi, sia da Ele e Gabriele che dagli infaticabili ragazzi della UISP presenti anche ora. Però alla fine c’è comunque molto da fare: nastrare, misurare, collaudare… e con la Direttrice non si scherza, lei è lì con la rotella metrica a far quadrare al centimetro le distanze regolamentari per adulti e categorie giovanili.

Come al solito finiamo che è buio, a ripercorrere di corsa i vari percorsi, con i fari del pulmino della UISP che ci illuminano nei lavori di rifinitura! Alla fine la Direttrice e l’ottimo Stefano della UISP si dicono soddisfatti, anche considerata la grandezza del posto, un pratone in cui l’orto botanico è ancora agli albori (ma è già presente un campo da golf misterioso e off limits), con tante zolle erbose e saliscendi che ricordano un bel cross country stile inglese. Alle 19 con Ele ci salutiamo distrutte e io dico: “io me sa che domani matina nun ja fo a fa la gara!”. Lei dovrà essere sul posto alle 6.00 a.m., tanto valeva portarci una tenda e dormire sul posto. La prossima volta credo che lo faremo.

Picchettatura
Picchettatura

La notte passa in un attimo e ci ritroviamo sul campo per la corri per il verde. La partecipazione dei Rifondaroli è massiccia, sia per quanto riguarda gli adulti che i bambini e i ragazzi. Direttrice e Presidente sulle linee di partenza e arrivo (non capisco ancora come fa Ele a essere sempre in due posti contemporaneamente). Il nostro cronometro umano Lord Nulli con il supporto di Rosy, preparano i bambini, mentre gli adulti un poco alla volta finiscono di gareggiare. Come sempre lo spirito è festoso, coinvolgente, in un clima in cui tutti si cimentano in un cross che, seppur duro, è liberatorio e gioioso. Infatti anche i più piccoli, compatti sulla linea di partenza, sfilano allegri tra le zolle di erba e le macchie gialle di Linaria vulgaris in fiore nonostante sia quasi inverno.

Alla fine delle gare il gruppo compie una traslazione e si porta in quei di Grottaferrata per il pranzo sociale, dove, questa lunga ma bella giornata si conclude con i classici ma meritati piedi sotto la tavola!

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