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Staffetta di villa Borghese 2017. I risultati!

Aggiornamento con i risultati

Qui trovate le classifiche della staffetta. Dopo la firma l’estratto con i tempi ottenuti dai nostri frazionisti.

In una giornata caldissima, degna delle migliori tradizioni dell’ottobrata romana, sono sei le formazioni rifondarole a cimentarsi sul percorso di Villa Borghese, quest’anno ulteriormente modificato per l’impossibilità di accedere a piazza di Siena. Praticamente senza sbavature il comportamento dei rifondaroli sui cambi e, se è vero che il percorso regalava qualcosa rispetto all’edizione precedente, risulta evidente il miglioramento in classifica e cronometrico di tutte le nostre squadre. Fra gli uomini da citare le prestazione di Scozza e di Enrico, mentre fra le donne, in assenza della Vipera, si registrano miglioramenti “monstre” da parte di Isa ed Annunziata. Un grazie particolare a Fabrizio, che, oltre a porre rimedio ad un’assenza, deve anche correre l’ultima frazione nella squadra più lenta, compito generalmente abbastanza ingrato. Non passa inosservata la presenza del Tracotante che, sia pur fuori gara, sceglie il giorno sbagliato per mettersi alle calcagna di Peppe, oggi autore del miglior parziale.

Questa era l’ultima prova del criterium 2016-17. A breve vi invieremo la classifica finale ed il dettaglio sulle prossime iniziative, con la prima prova della Corri per il Verde, che si svolgerà il 5 novembre, e l’imminente convocazione dell’assemblea dei soci.

Pettorale 9 ==> 2:55:17, 13°
Scozzarella (32:40), Nulli (35:38), Ursi (40:47), Mica (33:28), Guerra U (32:44)

Pettorale 20 ==> 3:10:44, 27°
Capizzi (34:45), Novaro (35:23), Ioele (42:10), Guerra A (40:42), Zucchi (37:44)

Pettorale 80 ==> 3:24:21, 41°
Ricci G (42:17), Ricci S (34:08), Lenzi (44:36), Ricci A (43:18), Ricci T (40:02)

Pettorale 78 ==> 3:26:00, 44°
Gentili (39:52), Mazzarelli F (41:16), Rossetti (41:36), Solimini (42:18), Tudino (40:58)

Pettorale 79 ==> 3:31:11, 58°
Conti (42:53), Cardellini (40:26), Unolt (46:05), Salvatori (38:49), Vignola (42:58)

Pettorale 81 ==> 3:49:10, 65°
Giuga (36:26), Cacciapaglia (51:28), Panzieri (48:45), Boattini (49:30), Gianuario (43:01)

Aggiornamento con le formazioni

Qui di seguito le formazioni. Abbiamo cercato di tener conto di tutte le richieste che ci sono state fatte. Poiché siamo contati e abbiamo una defezione dell’ultimo momento, abbiamo urgente bisogno di un paio di volontari, ad uno dei quali verrà sicuramente affidata l’ultima frazione.

Formazioni:

A) Scozzarella, Nulli, Ursi, Mica, Guerra U
B) Capizzi, Novaro, Ioele, Guerra A, Zucchi
C) Gentili, Mazzarelli, Rossetti, Solimini, Tudino
E) Conti, Cardellini, Unolt, Salvatori, Vignola
F) Ricci G, Ricci S, Lenzi, Ricci A, Ricci T
D) Giuga, Cacciapaglia, Panzieri, Boattini, Pompei

Disponibili in caso di necessità: …fatevi avanti!

Note importanti:
  • causa chiusura degli accessi a Piazza di Siena, la zona di partenza è stata spostata a pochi metri di distanza, in viale Pietro Canonica (tra Piazza di Siena e il Globe Theatre). Partenza ore 12:00.
  • se non avete intenzione di seguire tutta la gara, ricordate comunque di presentarvi un’ora prima della presunta partenza della vostra frazione (calcolate 35′-40′ per frazione).
  • la mattina dalle 10 sono previste anche le nostre attività per i ragazzi, per l’occasione in turno unico.

Per qualsiasi dubbio o comunicazioni dell’ultima ora non esitate a contattare Ugo.

Articolo originale

Sabato 14 ottobre alle 12 prenderà il via la XVII edizione della Maratona a Staffetta di Villa Borghese, come da tradizione prova conclusiva del criterium societario 2016-17.

Comunicate ad Ugo le vostre adesioni al più presto e comunque entro la sera di lunedì prossimo, 9 ottobre.

La gara è dedicata alla memoria di Mimmo Di Biagio e viene riproposta la formula tradizionale: squadre composte da cinque frazionisti, ciascuno dei quali dovrà percorrere una distanza di km 8,439 (per un totale pari alla classica distanza della maratona) su un impegnativo circuito misto, che prevede due giri ricavati nella zona di Piazza di Siena. La classifica principale è riservata alle formazioni che schierano una donna come terzo frazionista ed un over 45 come quarto, ma ne verrà anche redatta una senza vincoli di genere ed età.
Saremo presenti a partire dalla mattina con attività sportive e ricreative per i più piccoli, con modalità che verranno comunicate in seguito.

L’anno scorso abbiamo stabilito il nostro record di partecipazione, schierando ben sei squadre. Vi ricordiamo che per noi si tratta di una tradizione: abbiamo ottenuto una vittoria nel 2006 e siamo stati più volte sul podio.

Vi aspettiamo numerosi!

La Corsa che non corsi

Il Memorial Stefano Cucchi è ormai un classico appuntamento per molti di noi.  Un Memorial è appunto un evento che ci aiuta a ricordare e a far ricordare una persona, in questo caso vittima di una grave ingiustizia.

Si disputa per ciò una bella gara podistica, a tutti gli effetti una corsa campestre nel Parco degli Acquedotti.

Non sono andata però a questo importante evento. Non si può essere sempre in prima linea, ma quando ho visto la foto dei miei compagni presenti, tosti e combattivi, schierati lungo il bel prato di quella che a mio avviso è una delle aree archeo-naturalistiche più belle del mondo, mi è dispiaciuto aver rinunciato. Si, perché quando si corre insieme per un valore a cui si crede può dare un senso in più ai tanti chilometri percorsi, che, nel mio caso, non sono pochi.  In 40 anni, penso che il giro dell’equatore due volte dovrei averlo fatto.

Questa volta, però, ho voluto accorciare le distanze e ho scelto di correre vicino casa. La Corsa della Croce Rossa è comunque un evento benefico e ha pure qualcosa di rosso nel nome ma rimango con il dubbio che forse non sarei dovuta mancare alla Corsa per Stefano Cucchi al Parco degli Acquedotti, pur avendo corso oggi per Stefano anche qui, tra le strade di Monterotondo.

Allenamento Trail

A settembre per qualche verso ricomincia l’anno.

E’ uno di quei momenti in cui ci sono notevoli cambiamenti, i ragazzi tornano a scuola, ripartono i corsi di Atletica di Rifondazione, ricomincia il traffico e quelli a cui piace correre e sono un po’ avanti negli anni, come me, decidono di iniziare la preparazione invernale (autunnale?).

Quando ero giovane (e forte ?!) cominciavo la preparazione invernale a novembre subito dopo aver fatto una bella settimana di riposo, di cui non conoscevo lo scopo ma che serviva sicuramente a farmi dimenticare immediatamente come si correva e a far rallentare la mia andatura di 30 secondi al km.

Adesso, alla soglia dei cinquanta, non ha alcun senso né la preparazione invernale né la sosta visto che è più il tempo che sto fermo rispetto a quello in cui corro, poi per quanto riguarda eventuali rallenamenti preferisco tralasciare… da questo momento dell’anno però voglio prendere lo spunto per rilanciare me stesso verso una nuova stagione di corse e per far questo è sufficiente settembre senza attendere novembre!

Amo correre in montagna, in mezzo ai boschi, faticando in genere su e giù nelle montagne intorno al mio paesello, non gareggio dallo scorso anno ad ottobre e prima di quella gara erano 2 anni che non gareggiavo e prima ancora erano… ma da qualche parte si deve pur ripartire.

Se in mezzo a Voi c’è qualcuno che ama correre in montagna e vuole fare un giretto sui Monti Lucretili batta un colpo, ci sono percorsi da fare correndo e camminando che vanno dai 6 ai 30/40km ed io il sabato o la domenica sono ben lieto di fare una corsetta in compagnia, visto che tutti i runner che incontro durante le mie uscite vanno in direzione contraria alla mia.

Il prossimo giro che vorrei fare è sabato 23 o domenica 24 settembre e sarà un giro intorno ai 30 km, non so ancora se andare da Palombara sul Pellecchia o verso la villa di Orazio (Licenza), ovviamente passando per M.te Gennaro sia all’andata che al ritorno.
Vi aspetto… e vediamo quanti sono i matti nella nostra Società!
Questo è l’ultimo giretto che ho fatto e come potete vedere andatura blanda (8’28’’/km)… sono vecchio :

Ciao

Walter

p.s Ho il terzo figlio in cantiere e devo farmi trovare in forma per quando arriva…che guarda caso è proprio il periodo delle campestri!!!

Trail di Villa Ada (Aggiornamento)

Aggiornamento

Per la gara di Criterium dell’ 8 di ottobre (il Trail a Villa Ada) dovendoci iscrivere entro le 18:00 del 05 ottobre al costo di 12 euro fatte in anticipo tramite bonifico, chiediamo l’adesione e possibilmente l’anticipo dei soldi, in modo da poter fare come societa’ l’iscrizione nei termini richiesti.

Articolo originale

Vi informiamo che alla fine del criterium mancano due gare , l’ 8 di ottobre con una gara di Trail a Villa Ada e sabato 14 ottobre con il consueto finale a Villa Borghese con la Maratona a Staffetta

Di seguito alcune informazioni sulla gara dell’ 8 ottobre a Villa Ada:

  • Nome Manifestazione: III° ROMA TRAIL VILLA ADA
  • Data: 08 Ottobre 2017
  • Località: Roma
  • Luogo: Villa Ada (ingresso via di Ponte Salario)
  • Ora Ritrovo: 08:00
  • Partenza: 09:15
  • Percorso: Sterrato, molto sconnesso con varie difficoltà (dirupi e guado)
  • Costo Iscrizione: € 12
  • Distanza: Km 13 c.a
  • Pacco Gara: Prodotti Vari
  • Premazioni: Prime 12 Donne, Primi 12 Uomini
  • Premi: Generi Alimentari e/o materiale tecnico
  • Resp. Organizzazione: Massimo Carpentieri
  • Sito Internet

Guerrilla running!

Tra le tante cose che sento maggiormente, durante i miei viaggi in Germania, in particolare a Berlino, é il senso di pacifica libertà di camminare e correre ovunque in maniera indisturbata. Durante queste esperienze mi piace addentrarmi tra gli alberi nella vegetazione dei parchi e delle aree naturali, costeggiare i fiumi, percorrere strade e vicoli sbirciando tra le casette con i giardini e i balconcini in cui traspare un grande amore per la natura, ma non di quelli irrazionali e melensi, non quelli dei gerani o le petunie sul davanzale e i coniglietti e i cincillà nelle loro gabbiette dorate, ma un rispetto maturo e responsabile. Le pertinenze esterne delle case diventano delle rustiche aree per la conservazione della biodiversità.

A tal proposito, a Berlino, ho deciso di visitare il Prinzessinenpark, luogo pioniere della Guerrilla gardening, movimento che si occupa del recupero e della gestione delle aree abbandonate per praticare giardinaggio, orticoltura, recupero, riciclaggio e riuso creativo nelle città, a volte utillizzando strumenti non convenzionali come occupazione, autogestione, riappropriazione, cittadinanza attiva, bioblitz, street art, flash mob. Voi direte: cosa centra  con la corsa?

Ebbene mentre oggi correvo meditabonda tra le strade di Cesky Krumlov nella Repubblica ceca, riflettevo su questo mio modo di correre “alla ventura” e ho pensato che l’espressione “guerrilla running” lo descrive abbastanza bene. Infatti in questi anni, nei tanti chilometri fatti (probabilmente ho già percorso una distanza come l’equatore) ho corso nei giardini di palazzi reali e ambasciate, ho varcato recinti e barriere, sono scappata da cani ringhiosi e custodi rosicanti, ho esplorato boschi, prati e giungle di asfalto, ho litigato con ladri di legna e ho temuto le schioppettate di cacciatori e bracchi, una volta in Messico mi sono pure trovata davanti a uno con il mitra. Pensare di fare la guerrilla running rende tutto più affascinante, anche il pecoraro che ti manda a quel paese perché gli disperdo il gregge! Credo questo sia un altro modo per riappropriarsi del territorio in modo pacifico ed ecosostenibile. Anzi, con questa relazione intendo fondare ufficialmente il movimento della Guerrilla Running. In seguito penso di redigere un vero e proprio “Manifesto” di questo movimento, che penso di diffondere anche presso i giovani.

E la Berlin Staudtlauf del 20 agosto? Una mezza maratona nella città, silenziosa e meditativa, nonostante la gran folla. Nel complesso piacevole, ma per quanto me la sono presa calma, sono pur sempre 21 km e rotti… niente male la posizione, 9^ di categoria. La parentesi nella Repubblica ceca, nonostante abbia mancato la gara, per non aver scioccamente individuato il ritrovo, mi ha regalato anche splendidi momenti di corsa lungo la Moldava, davvero senza prezzo. Per concludere, non può mancare un plauso alla birra di entrambi i paesi, che oltre a essere ottima, costa meno dell’acqua.

Millennium, Palombara, Criterium

Buongiorno a tutti, vi ricordiamo che domenica 03 settembre ci sara’ la prossima gara inserita nel criterium che si svolgera’ a Palombara Sabina.

Di seguito il regolamento della gara con tutte le modalita’ di iscrizione, o in anticipo entro il 31 agosto al costo di 10 euro o il giorno della gara al costo di 13 euro.

REGOLAMENTO DELLA GARA

La società sportiva ASD Atletica Palombara, con il patrocinio del Comune di Palombara Sabina, organizza per il giorno 03 settembre 2017 la Va Edizione della corsa podistica competitiva “V MILLENNIUM RUNNING”. Alla gara saranno ammessi gli atleti assoluti ed amatori che abbiano superato la maggiore età tesserati alla F.I.D.A.L., al C.S.I. e agli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI ed in regola con le norme sanitarie vigenti per l’anno 2017, anche provenienti da altre regioni. Gli atleti non tesserati potranno partecipare, effettuando l’iscrizione sul posto come sotto specificato e dovranno essere in possesso del certificato medico agonistico per l’anno 2017.

ISCRIZIONI

La quota di iscrizione è di Euro 10,00 con il chip e il pacco gara assicurato ai primi 600 iscritti. Le preiscrizioni si chiuderanno giovedì 31 agosto alle ore 19,00. Sarà possibile iscriversi anche il giorno della gara entro le ore 09,00 al costo di Euro 13,00.

MODALITA’ DI ISCRIZIONE

Per le iscrizioni inviare la lista della Società firmata dal presidente o, per le individuali, il nominativo con allegato il certificato medico agonistico, alla mail info(at)millenniumrunning.it oppure compilare il modulo sul nostro sito. Gli organizzatori si riservano di chiudere le iscrizioni al raggiungimento dei 1.000 iscritti. Al momento dell’iscrizione gli atleti declinano gli organizzatori della manifestazione di ogni tipo di responsabilità su danni fisici e non — su se stessi — cose ed altri.

PAGAMENTO

Il pagamento dovrà essere effettuato al momento del ritiro dei pettorali.

RITIRO PETTORALI

Il ritiro dei pettorali sarà possibile sabato 02 settembre 2017 a Tivoli presso il negozio “Sempre di corsa” in via dell’Inversata N°27 o anche il giorno stesso della gara entro le ore 09.30, presso il bar Millennium a Palombara S. nello stesso raduno-partenza. I pettorali dovranno essere ritirati in un’unica soluzione da un rappresentante per ogni Società.

PACCO GARA

Il pacco gara, di tipo alimentare, sarà consegnato al termine della gara con la riconsegna del microchip

DIPLOMA DI PARTECIPAZIONE

Per tutti gli atleti presenti nelle classifica ufficiale della gara sarà previsto un diploma personalizzato di partecipazione, scaricabile direttamente dalla pagine classifiche del nostro sito.

RITROVO E PARTENZA

Il raduno per giudici e concorrenti è fissato alle ore 07.00 nel Piazzale Salvo D’Acquisto (presso Ospedale San Salvatore di Palombara Sabina), dove si effettuerà, per chi non lo avesse già fatto, il ritiro dei pettorali/microchip. Da qui avverrà la partenza fissata per le ore 10.00 e l’arrivo della gara. I microchip dovranno essere restituiti alla fine della gara, pena il pagamento di Euro 15,00. La manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione climatica su un circuito misto cittadino/strada statale-provinciale, chiuso al traffico di 10 Km.

RIFORNIMENTI E ASSISTENZA

Lungo il percorso saranno assicurati :

  • il rifornimento d’acqua, sali minerali e frutta secca ai Km 3 — Km 5 — Km 7 — Km 9
  • l’assistenza medica con autoambulanza
  • la presenza della protezione civile

 

RISTORO FINALE

All’arrivo ci sarà un ricco ristoro finale, aperto anche ai familiari e agli accompagnatori degli atleti, con stand gastronomici forniti di :

  • pasta
  • panini
  • barbecue con assaggini di carne
  • frutta, dolci e bevande

 

NON COMPETITIVA

E’ prevista anche la passeggiata non competitiva, sulla distanza di km 2, al costo di :

  • Euro 3,00 per i bambini
  • Euro 4,00 per gli adulti

con pettorale e ristoro fine gara. Partenza prevista per le 10,20. Il ricavato dell’iscrizione alla non competitiva sarà devoluto all’associazione di volontariato LA TERRAZZA DELL’INFANZIA

MINI GARA PER BAMBINI

Per tutti i bambini iscritti ad associazioni sportive è prevista una mini gara sulla distanza dei 100/200 metri al costo di Euro 3,00. La quota di iscrizione comprende : pettorale, pacco gara e premiazioni finali. Il ricavato dell’iscrizione alla mini gara per bambini sarà devoluto all’associazione di volontariato LA TERRAZZA DELL’INFANZIA

“A onni bella ni puzza… l’ascella!”

Il Vernacolo Livornese viene chiamato in causa laddove ci si porta in quei dell’alto Lazio. Si comincia a respirare quell’aria tosca che si rivela nelle tinte delle terre, nel contrasto tra mare, colline brulle, cipressi, rocce basolitiche, nel buon cibo e vino, nei ristorantini tipici. Ed eccoci al Sasso di Cerveteri per un Trofeo Santa Croce organizzato dalle sorelle Ricci, che invita alla corsa adulti e categorie giovanili. Tra i giovani Giacomo e Lara si cimentano l’uno sui 1000 metri in un circuito cittadino e giunge quarto, la seconda su un brevissimo giro del minuscolo borgo, di circa 200 m (terza delle ragazze), che poi prolunga in un mille, anteprima del 2000 femminile. I maschi invece fanno un mille di rappresentanza (è il circuito cittadino) e un 4000 di gara. Al traguardo maschile, una doppietta dei Cacciamani, primo e terzo (figlio e padre), quasi in tenuta da spiaggia, Insomma brevi distanze che però si rivelano intense e impegnative, in un appiccicaticcio weekend di fine luglio. Ma veniamo alle frivolezze. A fine gara la piazza viene spicciata dal percorso di gara per far posto ai tavoli. Infatti il paese è in piena festa di Santa Croce. Come si preannuncia l’odore di mangereccio ecco arrivare Pito, atteso con Giusy, per l’ora di cena. In alternativa al panino con la salsiccia tipico dello street food da sagra paesana, viene proposto un localino un tantino troppo chic per i nostri gusti, ma la fame (e la sete) era tanta. Appena entrati nel giardino del ristorante ci accorgiamo di non essere molto presentabili. Ancora con le alghe in testa di Torre Flavia, dove prima della gara abbiamo trascorso alcune ore di sole, mare e spiaggia e con l’ascella sicuramente puzzolente del post gara, veniamo accolti con cortesia, ma ci accorgiamo che, nel prepararci il tavolo, ci cambiano sedia, cioè tolgono le sedie dalla tappezzeria bianca e ci rifilano quelle di plastica, che all’osteria sono più di lusso. Poi per rimanere in tema osteria, la vipera tira fuori il “birillo”, trofeo della gara nonché utensile da utilizzare come frigo-bar tascabile, con tanto di boccia di vino, presente nel pacco premio. Accorgendoci però della sconvenienza del gesto, per non aggravare ulteriormente la nostra già sciatta presenza, preferiamo ordinare un bianco locale, sempre da inserire nel suddetto birillo. Stendiamo un velo pietoso e chiudiamo con una frase che trae spunto dalla poetica del dolce stil novo del Cacciamani, no cioè volevo dire… del Cacciaguida!

A onni bella ni puzza l’ascella, ma onni bello brillo ni puzza pure ‘l birillo!

Pelle di serpente. Cronaca di una Vipera disidratata

In un torrido agosto, tutta la famiglia viene tirata giù dal letto (da Corrado) in una mattina domenicale, a seguito di un imperativo categorico “s’ha da andare tutti!” imposto dalla Vipera berus la sera prima. In auto verso i Monti Simbruini, il rettile di casa si appresta ad affrontare la famigerata “Speata”, vero supplizio estivo e richiamo a cui un malcelato corridore masochista non può sottrarsi. Per la verità la vipera dorme in macchina per tutto il viaggio e proprio come un rettile, che sonnecchia al sole tutto il tempo e si ridesta al momento del morso fatale, viene letteralmente gettata nella mischia dal sedile dell’auto dai vendicativi parenti per un brusco “riscaldamento”. Il termometro a Subiaco, alle 9 di mattina, segna già 33-35 gradi. La partenza viene inoltre posticipata per motivi tecnici e alle lamentele dei partecipanti gli organizzatori si difendono dicendo: traquilli: tanto fa fresco!

Comunque i 12 km di totale salita (eccetto una breve discesa di 100 m nella buca di potenziale prima dell’arrivo) procedono lenti e inesorabili, i primi tre in pettata e gli altri con pendenze variabili. Si sale fino a Monte Livata per circa 800 m di dislivello. Gli spugnaggi e i ristori sono oasi nel deserto. Il gruppo ormai sfilacciato dei corridori procede lungo il percorso in silenzio, concentrato a non disperdere quel minimo di vapore acqueo che potrebbe dissiparsi dall’alito nell’atto del parlare.

Giunta all’arrivo, squamosa come la muta estiva di un serpente, mi scolo tanta tanta acqua e divoro mezzo cocomero. Poi mi giunge l’inaspettata notizia: 1° di categoria! Per festeggiare compro una vagonata di libri a una bancarella mentre Lara e Corrado si buttano per consolarsi con il Fun bob dal pendio sopra Campo dell’Osso, a respirare un po’ di aria fresca.

Er cinquemila dell’amici

Al Campo di Atletica di Passo Corese, qualche giorno fa si è disputato “Il 5000 degli amici”, gara sul tartan proposta dall’Atletico UISP di Monterotondo. Che dire: tutti i corridori di zona (bassa sabina romana) ancora in grado di intendere e di volere, con le modiche temperature di circa 100°Farhenheit (così. Tanto per fare più scena) si sono gettati nella mischia di gara. Il problema è stato che il caldo ha leggermente annebbiato la vista ai giudici i quali, in assoluta buona fede, hanno cominciato letteralmente a perdere il conto dei giri degli atleti, a loro volta impazziti. Infatti  in ogni batteria più di qualcuno continuava a correre il fatidico giro della morte più e più volte, oltre i 12 giri e mezzo richiesti appunto dal 5000 e gli altri, dietro. Di fatto tutto si è risolto a tarallucci e vino. Una lauta cena gratuitamente offerta a tutti ha riequilibrato nettamente gli stati di ebbrezza (tutti cotti di buon vino). Ciliegina sulla torta: una genzianella che ha finito di stendere i vivi e resuscitato i morti. Poi, premi a tutti e per finire, sono stati dati letteralmente i numeri… ma che avete capito: quelli della lotteria: ho anche vinto una splendida borsa da mare, qui mostrata da un’amica. Nell’altra foto: la Vipera berus armata di genzianella!

Una scorpacciata di pista

Quest’anno, l’anno dei cinquant’anni, il mio fisico sembra assecondare ogni mio capriccio e mi ha fatto togliere un sacco di sfizi. Una mezza maratona fatta dieci minuti più veloce della precedente, la maratona, personale sui 10000 (anche se li ci sarebbe da migliorare), mancava la pista. Da quando ho fatto la mia prima gara in pista nel 2012 mi sono riproposta di partecipare a quante più gare potevo. Da allora, alla prima gara in pista della stagione mi sono infortunata ogni anno, ma non mi sono data per vinta. Impossibilitata a correre ho partecipato a gare di salto in alto, dove ho scoperto che vado benino, e a gare di giavellotto di cui vanto un titolo regionale, vinto in quanto unica partecipante.

La mia prima gara in pista quest’anno la faccio il 25 aprile a sole tre settimane dalla maratona. Un mille corso in meno di 3’45”, ma salta il cronometraggio e rimane la voglia di ripetere l’esperienza.

A giugno si intensificano le gare: il 3 a Rieti faccio 400, 800 e staffetta 4×100 con Totò, Juma e Alice. I 400 non li so fare, ma gli 800 mi piacciono, li faccio cauta, arrivo fresca e con la voglia di ripeterlo. Il 6 giugno c’è il runfest per il Golden gala. Partecipo a un 1000 in pista ai Marmi. I primi tempi di categoria faranno il 1000 all’Olimpico durante il Golden Gala. Lo chiudo in 3’41’,10, mio personale migliorato di due centesimi. Non rientro per un soffio ma sono contentissima e due giorni dopo mi emoziono a vedere correre le mie compagne all’Olimpico.

Arrivano i regionali a squadre, quest’anno riusciamo a portare la staffetta 4×400 maschi e femmine!!!!! Sono iscritta anche all’ alto. Nonostante avessi saltato 1,30 in prova giorni prima, salto male e mi fermo a 1,26, subito dopo però parte la staffetta, che è una bella festa, nonostante gli organizzatori un po’ troppo nervosi che urlano contro gli atleti (mi hanno anche ammonita perché ho attraversato la pista….). Nella staffetta diamo tutto quello che possiamo, ci incitiamo un sacco a vicenda: Isa, Paola, Cristiana e finisco io.

Dopo soli quattro giorni partecipo a un trofeo di salti a Caracalla, insieme a Ugo mi cimento nel lungo e nell’alto. Il lungo non l ho mai provato, anche perché soffrendo di sciatica, l’idea di buttarmi sedere a terra sulla sabbia mi fa paura. Ogni salto all’arrivo mi metto a ridere e chiedo scusa al giudici. Salto 3,13 metri, ben 5 cm più di quello che aveva saltato Totò a Rieti. Poi tocca alla gara di alto. Sono rilassata e salto bene. Arrivo fino a 1,32 che è il mio personale. Forse questa è la gara in cui mi sono divertita di più.

Per due settimane niente gare anche perché devo fare un intervento in bocca e devo prendere gli antibiotici. Intanto scoppia il caldo. Il 2 luglio ci sono i campionati regionali individuali alla Farnesina. Una giornata molto ventosa. Nell’ alto siamo solo due, salto 1,20 e vinco la gara, poi provo 1,26 ma non ci riesco (che pippa!). A seguire faccio gli 800, ci metto 2’52”,21, otto secondi meno che a Rieti e la distanza mi piace moltissimo.

Infine 7, 8 e 9 di luglio ci sono i campionati Italiani a Orvieto. A Orvieto venerdì alle cinque fanno 40 gradi all’ombra, il problema è che non c’è ombra da nessuna parte e si schiatta di caldo. Sono iscritta ad alto, 1500 e 800. Nell’ alto avrei potuto figurare bene e invece….. i salti non mi vengono, mi fermo a 1,23 fatto alla terza prova (in prova due giorni prima avevo fatto 1,30 al primo salto..). La gara è bella, ci sono due altissime e bravissime che falliscono per un pelo il record italiano di categoria (1,50), poi si chiacchiera e ci si incita a ogni salto. Il sabato tocca al 1500, gara che non ho preparato, anche perché con il caldo che ha fatto e gli antibiotici che ho preso le ripetute mi venivano una schifezza. Marco mi dice che la devo fare a 4’/km è che se al 300 passo in meno di 1’12” sono una deficiente. Al 300 passo tipo a 1’09”, poi non capisco più niente anche perché il 700 non mi ricordo quanto dovevo passare. Ugo prende i tempi e mi ha detto poi che al 1000 sono passata in 3’49”, lui me lo ha detto, ma io non li ho sentiti, mi sembrava di stare ancora bene tanto che supero pure una, quando passo all’ultimo giro vedo il cronometro che dice 4’20” e penso: dai c’è l’ho fatta a chiudere sotto i sei minuti; al 1200 arriva la “botta”. Faccio gli ultimi 300 metri che sembro Fantozzi, arrivo gemendo e mi butto a terra, concludo in 6’02”,03 che anche se è il mio personale è una schifezza. Domenica mattina tocca agli 800, prima della gara, tra le compagne di corsa (che sono sempre le stesse) ci si dimentica della tensione parlando di menopausa, poi si parte, ci metto 2’52”,25. Quattro centesimi più della settimana scorsa, ma mi sento bene e mi diverto, forse potevo anche osare qualcosina di più.. Ne ho fatte tantissime è ancora non mi è passata la voglia, adesso vado a fare un altro 800 ad “Atletica di sera”.

Atletica di sera

La manifestazione atletica di sera l’avevo vista sul sito Fidal anche gli anni scorsi, ma non avevo potuto partecipare. Mi incuriosiva l’idea di trovarmi alla farnesina a correre in pista in una sera d’estate al fresco della sera dopo il solleone della giornata. Mi iscrivo agli 800 metri, la gara è prevista per le 22,50. Generalmente a quell’ora io dormo già da più di mezz’ora, spero comunque che le gare anticipino perché chi mai è così pazzo di iscriversi?

Arrivo alle nove e invece c’è un sacco di gente, anche le categorie esordienti. Le gare accumulano ritardo e c’è un caldo umido che anche se stai fermo hai la maglietta zuppa. Comunque passo amenamente il tempo chiacchierando con una mia amica. Alle undici devono ancora partire le batterie degli 800 uomini (sono cinque) e io inizio ad avere sonno. Mi sono scaldata e ogni tanto faccio qualche allungo per tenermi sveglia. Non mi sento male, le gambe le sento leggere, anche se mi fa strano correre così tardi. Intanto le altre concorrenti che hanno un tempo di accredito simile al mio hanno riununciato e se ne sono andate, le altre hanno un accredito di 2’40” o meno e una invece ben superiore ai 3′, realizzo che devo correre da sola.

Lo start viene dato alle 23:41. Non mi guardo il tempo ai passaggi ai 100 e 200 (anche perché non ci vedo bene) mi metto penultima, non troppo distante dalla terzultima, ma quando passo ai 400 scopro che sono passata poco sopra 1’20”, troppo forte per me…. ai 500 dico forte: “Marcella tieni!”, perché sento che la botta di acido lattico sta arrivando, ma non c’è niente da fare, le gambe non ne vogliono sapere, rallento miseramente e concludo in 2’54”,45 (non mi era bastata la lezione del 1500?) mannaggia!!! Sapevo di poter fare meglio!!!!  Comunque ho la scusa che a quell’ora non avevo mai corso e che non vedevo i passaggi nell’orologio, Marco mi dice che sono una fessacchiotta ma che non c’è niente da fare, sono fatta così.

Torno a casa mestamente e per consolarmi mi sfondo tre etti della caciotta della Paolessi, con un bel bicchierone di vino, mi addormento sognando di correre un 800 in 2’49”. Questa forse era l’ultima della stagione, ora vado in vacanza dalla pista

Tante buone corse a tutti!