The Wild, the Innocent and the E-street Shuffle

Wild Billy Circus.

Well, the runway lies ahead like a great false dawn
Whoa, Fat Lady, Big Mama, Missy Bimbo sits in her chair and yawns
And the man-beast lies in his cage sniffing popcorn
Yeah, the midget licks his fingers and suffers Missy Bimbo’s scorn
The circus town’s been born.

B.S.

Chissà perché quando vedo I fratelli Dalton mi viene in mente qualcosa a metà tra un film di Sergio Leone e un pezzo di Bruce Springsteen. Poi, quando ci aggiungi Mauro T. er polentone e Angelo S. il Suola e il contest è la Maratonina dei 3 Comuni, non ci sono più dubbi: siamo al Wild Billy Circus.

Eccoci qui, stremati e infreddoliti, ma tuttavia sempre presenti sul pezzo. Sono ormai alla mia settima 3 comuni, mentre per loro è la prima. Vedo entusiasmo e soddisfazione, qualche spiritosaggine frutto dell’abbondante dose di endorfina prodotta fa dire al Suola battute e spoloqui, tra  cui, fatemi ricordare, una vagonata di demenzialità su quanto conforto ha avuto lungo il percorso aver fatto alcuni km con una certa ”Filfona” che presumo sia una strappona filantropa filogeneticamente molto dotata o chissà cosa.

Pensate, i 4 infingardi, aizzati dal polentone, mi hanno accusata di aver preso la scorciatoia, visto che quest’ultimo, dopo aver succhiato le ruote per più di mezza gara, si è fatto sotto con la sottoscritta solo il 16° km.

Comunque, tornando agli aspetti tecnici della gara voi vi chiederete perché Wild Billy Circus. Credo che questo evento sportivo, per quanto impegnativo sotto molti lati, sia la tapascionata per eccellenza, dove ne vedi di cotte e di crude, con una ricchezza in personaggi, dialetti, look, per tutti i gusti. Ti puoi fare qui un’idea delle mode e delle usanze di “tendenza” tra i corridori del centro Italia. Ora la va per la maggiore il calzettone contenitivo per le vene varicose e il manicotto. Noi ci distinguiamo invece per il nostro outfit anacronistico e fuori dagli schemi. Prendiamo Giovanni “Johnny” Dalton, non è forse un uomo di altri tempi, con il suo look pankabbestia e le sue gambette da mediano anni ottanta (vedi Oriali)?

Ma non è (solo) il vestiario che trasfigura l’uomo (o la donna). La 3 comuni è la somarata per eccellenza che ti cambia i connotati. Presa sottogamba o senza la dovuta freschezza ti fa invecchiare di qualche anno. Al termine puoi arrivare veramente cotto. Osservate bene la foto: i meglio messi sembrano Johnny e Francis Dalton, ma se guardate a fondo le borse agli occhi sono valigie, le rughe sono solchi. Ma chi ce lo fa fare? La risposta.

Day after, congresso UISP. Tarda ora e conferma della lista dove è presente la nostra Direttrice. La cosa che mi è piaciuta dell’iniziativa, oltre alla riconferma della nostra “Stacanof Lichtner” che è tutta una garanzia  è l’entusiasmo che traspare nei numerosi interventi, fatti in gran parte da persone “grandi”, anche di età.

Gente che non si è stancata di sostenere gli stessi principi, combattere le stesse battaglie, insistendo a distanza di anni nel tentativo di abbattere quel cavolo di muro rappresentato da burocrazia, politica spicciola, malcostume.  La coerenza è una gran cosa. Mi ritrovo in tanti interventi, e soprattutto nella voglia di crescere ancora, di provare nuove strade senza smettere di percorrere le vecchie. Insieme a questa squadra, a questi elementi a volte un po’ pittoreschi , un po’ wild billy circus style, ma veramente simili a me. Rivedendo i video e le foto relativi alle esperienze di Rebibbia e delle Corri per il Verde mi sento parte di un progetto che è oltre lo sport e questo mi restituisce un profondo senso di appagamento, nonostante la stanchezza accumulata. E’ come percorrere una lunga 3 comuni senza fermarsi. A volte arriva il ristoro ma tu neanche bevi… a volte scambi battute con chi ti corre accanto, ti lasci andare nei pensieri e nei paesaggi, arriva anche la “botta”, la scimmia che ti chiede il conto, ma anche questo è parte della vita e rappresenta un momento di crescita.

Ora ci prepariamo per la prossima prova, quella di correre al meglio la Corsa di Miguel e magari a gridare forte in modo che ci notino, che questa iniziativa non venga oscurata o assimilata a poco più di una banale gara domenicale. Saremo in tanti e ci faremo sentire. Per le strade di Roma.

Runnin’ home to some small Ohio town
Jesus, send some good women to save all your clowns…

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