Ninfa 2015

Bellissima la trasferta sociale a Ninfa/Norma/Sermoneta, qui la classifica (da M. Moretti), una intensa, tassonomica cronaca di Paola, le sue foto e quelle che ci hanno inviato Marco e Boris.

Paola, Vipera Secca
Paola, Vipera Secca
Paola

Beautiful mind. Correre di testa. Con la direttrice ce lo diciamo spesso. Quando la stanchezza, le influenze trascurate, la vecchiaia fisica, le paranoie quotidiane e quant’altro si fanno sentire, che cos’è che nonostante tutto ti fa aggiungere quell’ulteriore fatica, magari a fine giornata, quando le gambe sembrano quelle di Bambi appena nato e tutto faresti tranne che metterti a correre… Per giunta ti appunti in petto un numero e al polso hai pure un bel cronometro. Una parte di te dice ma chi te lo fa fare eppure c’è una pulsione, quasi un istinto che non ammette rinunce: l’ipotesi di non correre non si può neanche prendere in considerazione.

Inoltre, oltre al potere inconscio della mente, ci sono almeno 30 motivi più o meno razionali, per buttarti in quel mucchio selvaggio e partecipare alla follia collettiva:

  1. E’ la trasferta sociale e s’ha da corre
  2. Con la Direttrice siamo addirittura arrivate in anticipo (o miracolo!)
  3. Sto in testa al criterium (toccherà cambiare regole il prossimo anno)
  4. I sorrisi dei bambini che corrono
  5. E’ il mio compleanno (e chi non corre il compleanno…)
  6. Sono o non sono una vipera berus?
  7. E’ bello correre con questi compagni e compagne di squadra e poi festeggiare con loro
  8. Corre pure il Presidente
  9. Andrea farà delle belle vignette
  10. La povera Marcella che rosica a bordo campo (scherzo Marceee!!!!)
  11. Se vincono i cacicavalli
  12. A fine gara ci si può incavolare con gli organizzatori
  13. La sera si mangia e si beve più volentieri
  14. Si producono endorfine
  15. Bastonare Lucidi al criterium
  16. Vedere Solimini che chiacchiera con il presidente
  17. Mauro che non chiacchiera più e passa alla fase compulsiva
  18. Stefano e Francesca ormai in fase acuta
  19. Valentina che torna a gareggiare
  20. Il dugongo con Totò lungo il percorso
  21. Salire sul podio al posto di Ugo
  22. Boris, elegante icona societaria, che ci fa fare bella figura a tutti
  23. Marco col gambaletto fregato da Nulli in dirittura d’arrivo
  24. Riconsolarsi con l’aglietto: anche Gaglioppa fatica come un cane
  25. Ammirare i Ricci con i mutandoni da surfer
  26. Cazziare Salvatori con casacca sociale obsoleta
  27. Tutti i nostri affezionati Rifondaroli e rifondarole che da genitori si sono trasformati in atleti, facendo di necessità virtù…
  28. Il tifo dei nostri rifondaroli e rifondarole che pur non correndo ci sostengono ed è come se corressero con noi
  29. Il mitico Fabio Boattini
  30. La Direttrice che mi da un minuto e mezzo e mi dice: dove eri? Ti ho pure aspettato…

A volte si corre soprattutto con le gambe, a volte soprattutto con il cuore. Ma più spesso è questa testaccia dura che ha la meglio sul corpo e che ci fa scattare quella tigna interiore!
La mente è un motore diesel . Anche se ci costano fatica e impegno queste esperienze che condividiamo nelle trasferte e in tutte le altre occasioni di gruppo che abbiamo la fortuna di vivere, nutrono e alimentano la nostra mente con gioia e positività.

Feed your mind.

Dedicato a John Nash e alla sua splendida mente.

Marco
Boris

In giro con la famiglia…

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