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Scarpe Impolverate

Scarpe impolverate
Frase sentita una mattina a villa Pamphili…

Con un po’ di ritardo aggiorno il mio Diario podistico per la settimana di metà maggio, dedicata a fare un tre allenamenti di 10km, tanto per consolidare la ripresa.

Un famoso sito web per cui ho lavorato, mi ha offerto una sponsorizzazione sotto forma di fringe benefit. Leggi: due amiche a cui ho fatto il sito aggratis mi hanno regalato un paio di scarpe da corsa per il compleanno. Sono fabbricate da una nota marca il cui brand (che qui non posso dire) inizia per M e finisce per O, mentre il modello potrebbe cialtronescamente tradursi come ‘Cavaliere dell’Onda 18′. Ragazzi, a parte che sono molto belle (cosa strana per una scarpa da corsa), non si vedono e non si sentono: le metti, corri e pensi ai casi tuoi. Le ho usate un po’ su tutti i terreni, in gara ed allenamento, mai un problema, e poi ripeto, puoi metterle anche per andare ad una festa senza sembrare un barbone. Perfette? Macché, dopo due settimane hanno cominciato a bucarsi in corrispondenza dell’unghia dell’alluce (le ho scorciate ben bene, giuro!), per cui ora sono costretto a portare esclusivamente calzini neri per mascherare lo strappo. Vergogna, con quel che son costate (alle mie amiche)!

Una Lenta Ripresa (?)

Schizzi_78

Dopo un fermo biologico di circa un mese e mezzo, ho finalmente ripreso a correre. Per ora ho solo scaldato i motori, quattro allenamenti per raggiungere la soglia fatidica dei 40′, cioé quando l’allenamento diventa veramente allenante. Quattro allenamenti solo per questo? Già, e vi assicuro che nonostante la gradualità, ho sofferto!

L’ultimo allenamento l’ho svolto in pista alla Farnesina, sotto un sole cocente, parzialmente con Eleonora e Paola, con le quali ho avuto occasione di parlare di cose serie e facete.

Perché mi sono fermato?

Tutti i fenomeni hanno un andamento oscillatorio, ci sono fasi lunghe e brevi. L’estate scorsa mi sono allenato parecchio, ho cercato di fare una maratona, ho fallito per motivi che forse approfondirò in un altro articolo. Questa alternanza di esaltazione e delusione mi ha un po’ svuotato, ho corso pochissimo durante le vacanze di natale, ho smesso a marzo. Ogni occasione era buona per non correre, una goccia di pioggia, il desiderio di stare al calduccio nel letto con mia moglie.

A marzo mi sentivo in ripresa, pur non avendo fatto lunghi avevo preso a fare qualche allenamento più serio in pista, e stavo accarezzando l’idea di partecipare alle staffette con il resto della squadra. Ma si vede che questa ripresa era effimera: è bastata qualche nottata al computer a programmare per togliermi del tutto la voglia di andare a correre la mattina.

Dato che la corsa è come una droga, dopo un po’ si supera la crisi di astinenza, ed uno si ritrova ‘fuori pericolo’, libero dalla pulsione compulsiva di infilarsi un ridicolo pantaloncino in lycra con maglietta coordinata e delle scarpe da pagliaccio.

Cosa succede quando uno si ferma?

A parte l’aumento di peso (un paio di kg, anche se su questo non posso essere accurato, dato che per un po’ la bilancia ha avuto le pile scariche), ho cominciato ad accusare dolori! Ogni mattina mi svegliavo con un dolore muscolare in più, un po’ come se i muscoli si ritirassero, e nell’assestamento lanciassero segnali di aiuto.

Intendetemi, non ho nessuna pretesa di scientificità, le mie sono sensazioni, vissuto personale. Io me lo spiego così: la corsa ti rafforza tutto l’apparato muscolo scheletrico della metà inferiore del corpo, ivi compresa quella zona particolarmente delicata che è l’innesto della colonna vertebrale nel bacino. La colonna viene aiutata a riprendere le sue curve naturali, riducendo la possibilità di pizzicare tutti quei nervi che dalla colonna si irradiano verso gli arti inferiori. Il motivo principale per cui ho ripreso a correre nel 2009, è che mi capitava di sentire come una corrente vagante, che dai reni si spostava lentamente verso le palle (fico, no?).

Muscoli meno tonici equivale ad una colonna non sostenuta, il che si fa sentire al risveglio oppure se si rimane fermi in piedi per molto tempo.

Perché ho ripreso?

Il drogato è felice per essersi liberato dalla dipendenza, ma sempre rimane in lui, latente, un ricordo idilliaco dei bei giorni della scimmia. Queste due pulsioni dentro di lui sono come titani che si fronteggiano, in equilibrio perennemente instabile. Ma basta che ti regalino un paio di scarpe nuove per il compleanno, basta che vedi il tuo nome scendere, scendere nella classifica del Criterium, basta che un pomeriggio di festa uno non sappia proprio cosa fare e ci ricasca. Basta una volta sola.

 

Trasloco!

Ancora un trasloco per il mio Diario Podistico a Fumetti: dopo qualche anno il blog ritorna integralmente nel sito di Rifondazione Podistica, da dove è partito nel 2010.

Continua la lettura di Trasloco!

Farnesina

Un po’ di foto prese sabato al campo della Farnesina, dove mi sono allenato cercando di seguire Dario in sei estenuanti giri di campo e dove mi sono comprato una maglietta vintage di RP…

In Porto il Brindisi

Oggi si è svolta la terza tappa della Corri per il Verde nella suggestiva cornice (si dice così) del Parco del Porto di Traiano, a Fiumicino. Queste le vignette prodotte per l’occasione:

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Gatto Mannaro

Mi ha teso un agguato da dietro un albero. In verità poi si è fermato a mezz’aria, tipo cartoni animati. E’ che ho il passo leggero, mi avrà preso per un uccellino! 50′ di lento.

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Fango chiama Fango

Se prepari dei cross, mi sembra giusto che ci si debba allenare nel fango. In questo caso il fango è fornito dal campone di villa Pamphili. 1km più 5 volte mezzo km, tutto intorno ai 4min/km.

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Podologia

Qui devo mettere la mia cronaca della seconda tappa della Corri per il Verde 2014, svoltasi al parco di Tor Tre Teste. Per ora non ho avuto tempo.

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