Aprica

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa esperienza “lumbard” di Pierluca:

Per lavoro passo due giorni in Lombardia.
Penso: bene potrò correre liberamente!!
MA gli impegni e il lavoro sono sempre pressanti.
Comunque oggi mi sono svegliato (presto come al solito ad Aprica (SO) circa 1200 mslm.
Il sole non sorgeva mai.
I tempi erano strettissimi e l’ansia da prestazione aumentava.
L’ansia da prestazione, mi conoscete, non era riferita alla corsa, ma alla presentazione in power point che dovevo, e devo, ancora finire per l’incontro di oggi.
Continuo a perdere tempo.
Insomma alla fine mi concedo quei 40 minuti prima che apra il bar dell’albergo per la colazione. Esco. Fa freddo.
Prendo subito delle strade in salita per riscaldarmi e funziona. Dopo qualche centinaio di metri però scopro che sono tutte imbiancate da neve, o meglio gelo. LA neve c’era già ieri sera ma le strade in mezzo al paese sono pulite.
Insomma alla fine la corsa avventura è stata piacevole. Pericolosa, sopratutto in discesa, ma piacevole.
In una delle tante salite ghiacciate incontro un vecchietto col bastone che arranca per salire. Lo saluto e quello mi fa: “Mi dovresti dare le tue gambe!” Io resto un pò spiazzato e gli dico: “Certo gliele darei volentieri, ma c’è un mio compagno che è molto più forte di me!”. Alla fine abbiamo fatto un accordo scritto per cui si prende le gambe del Novaro.
Buona giornata a tutti.

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