Valli del Tevere

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa cronaca di Marcella che ha disputato il cross delle Valli del Tevere a Monterotondo (classifica da maratoneta.it).

Marcella

Il cross delle valli del Tevere a Monterotondo lo avevo fatto anche l’anno scorso, proprio il giorno dopo il rientro dalla settimana bianca, era anche andato bene visto che come terza assoluta avevo vinto un bel pacco di vino olio e salumi, il problema è che rientrata a casa ho fatto un grosso starnuto e mi è venuto un colpo della strega fulminante che mi ha bloccato immobile a letto per quattro giorni e che non mi ha fatto correre per un mese. So che non è salutare ripetere l’esperienza, me lo dicono tutti, ma sotto sotto penso che sta gara la voglio fare, mi dico “decido domenica mattina”, ma so già che avevo deciso già quando avevo visto l’avviso un paio di settimane fa. Stavolta sabato sera rientro con l’allegro gruppone rifondarolo super carica dalla magnifica settimana bianca a Pinzolo, che mai come quest’anno mi ha dato emozioni, sono piena di buonumore e di ricordi fantastici, mi piace correre dopo che ho vissuto un esperienza bella, perchè correndo ci ripenso e questo mi da energia. Domenica mattina mi muovo per Monterotondo con la mia divisa RP e la mia crema al peperoncino. C’è sole ma vento freddo di tramontana. All’arrivo vedo Fabio Boattini alla sua seconda esperienza di cross, c’è anche il “maestro” Enzo. Le donne stavolta sono un pò di più dell’anno scorso, siamo venti e ne vedo alcune molto toniche e giovani. Chiedo al maestro: “dimmi quali sono quelle forti?” e lui me ne indica tre o quattro. Sono cinque chilometri, il terreno erboso è duro, non servono le chiodate, i giri sono tre. I primi due giri sto benone, sono sesta, mantengo un ritmo decente e punto una bionda giovane, alta e ipermuscolosa, penso che forse gliela posso fare a riprenderla, ma poi l’ultimo giro mi sento le gambe dure, probabilmente accuso l’acido lattico delle sciate a Pinzolo, mi accorgo che mentre il mio distacco dalla bionda rimane inalterato, un’altra “giovane” mi si avvicina sempre di più e, nonostante io acceleri negli ultimi 500 metri, mi riprende e mi supera spietatamente a 10 metri dalla linea di arrivo. Comunque arrivo prima di categoria e mi porto a casa il primo pacco premio della stagione (era da tanto che non ne vincevo uno). Dopo tocca ai maschietti: Enzo sgambetta agile e si aggiudica il primo posto di categoria, mentre Fabio fa una prestazione assolutamente dignitosa, lasciandosi alle spalle un sacco di concorrenti.

Un commento su “Valli del Tevere”

  1. Quella che ti ha bruciato all’arrivo è una mia paesana: l’ho mandata io apposta!!!!!

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