Rock & Run

Avevo visto questa gara qualche mese fa e me la ero segnata, mi immaginavo uno scenario di corsa con atleti con magliette dei Clash e degli ACDC e un furgone con casse che seguiva la corsa, mandando musica rock a palla, in realtà di rock c’era solo il titolo (classifica da M. Moretti).

In compenso la gara si articolava nel bellissimo scenario della pineta di castelfusano, con arrivo davanti al mare.

Pochi ma ottimi rifondaroli decidono di aderire: Fabio e Giovanni (che abitano a 50 metri dalla partenza) e Davide, con un’esuberante Cristina, in gran forma e con una gran voglia di correre e che presto darà dei grattacapi alle rifondarole che calcano i vertici del criterium. E’ prevista pioggia, ma noi siamo fiduciosi, Giovanni e Fabio arrivano alla rotonda di Ostia tipo alle otto e mezza, quando ancora c’è il sole. Circa un ora prima dell’inizio della gara si scatena un nubifragio con raffiche di vento che faccio fatica a percorrere la Colombo fino alla fine. Alle nove e mezza ci troviamo tutti e cinque nel bar dello stabilimento Venezia con una sola domanda in testa: “Che cacchio ci siamo venuti a fare ad Ostia e perchè non ce ne siamo rimasti a dormire?”. Altri podisti stazionano nel bar con lo stesso interrogativo in testa. La tormenta a un certo punto si attenua e la voglia di correre ritorna. Dopo dieci minuti siamo tutti con il pettorale a scaldarci.

Con Fabio abbiamo deciso che avremmo fatto la gara insieme facendo 5km a 5′, 5 a 4’50” e gli ultimo 4 a 4’40”. Partiamo tutti insieme con allegria, tranquilli, io un pò scalpito per andare più veloce ma poi più o meno mi metto sul passo giusto. Al primo giro sulla parte di sterrato ci stanno un sacco di pozzanghere, fango, rametti, bisogna fare attenzione a dove metti i piedi. Quando siamo tipo al 4° km sento un urlo seguito da un “CRACK” e vedo che Fabio fa un volo seguito da almeno quattro capriole a terra. Mannaggia, si ferma! Per fortuna però non si è rotto e dopo aver camminato riprenderà a correre, nel tentativo invano di riprendermi. Corro quindi senza pace maker, ma riesco a rispettare abbastanza i tempi previsti. Al secondo giro vedo che sto ancora bene e continuo a riprendere le donne che vedo davanti a me. Noto con soddisfazione che ultimanente reggo molto meglio le distanze più lunghe e arrivo che sono ancora in grado di spingere, forse anche perchè sto imparando a partire più  piano, e quando arrivo non sono moribonda come al solito, ma molto contenta.

Noto poi con soddisfazione che sono prima di categoria (c’è il vantaggio che sono appena diventata MF50), me ne torno quindi molto soddisfatta casa del Novaro con il mio pacco premio pieno di generi alimentari.

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2 commenti su “Rock & Run”

  1. Non bastava Babbo Natale, adesso ci manca che volete i punti pure per andare a RACCOGLIERE I PINOLI IN PINETA!!!!!

    1. ammappelo che cattiva Paoletta
      solo perchè questa settimana non hai portato a casa un salame! io aspetto un invito per venire a raccogliere frutta nella tua tenuta per fare marmellate, se vuoi lo possiamo fare di corsa e chiedere i punti criterium insieme

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