Residuati Bellici

La mattina presto, a Monterotondo, scortata da Lord Nulli, sono già cotta. Mi addormento sulla Salaria e mi risveglio a Fiuggi, quasi dentro le Terme Anticolane. Il buon Sandrino riesce a trovare il posto malgrado le segnalazioni inesistenti. Memore della squalifica recente, mi porto alla spunta quasi un’ora prima della partenza e, anche su consiglio di Alessandro, evito di allontanarmi più di 50 metri dalla partenza.

Piano piano mi sveglio e comincio a guardarmi intorno: pochi romani, tanti dialetti di tutta Italia, interessantissimi pezzi da museo, di cui io ovviamente faccio parte. Tra le serie partenti femminili sono la più vecchia delle più giovani ed è già qualcosa. Mentre mi riscaldo e poi, durante la gara, ad ogni fischio o rimprovero, salto, temendo la squalifica. Ormai è come il campanello di Pavlov!

Comunque, nonostante la fiacca iniziale, porto a termine dignitosamente la gara, arrivando nel mezzo del pacchetto di mischia.

Poi faccio un lunghissimo defaticamento compulsivo per allungare il brodo a questi 4 km per me sempre troppo pochi, mentre i maschi si riscaldano e gareggiano.

I nostri uomini, trio d’eccellenza Nulli-Scozzarella-Capizzi, devono confrontarsi, il primo, con un vecchio carico da undici societrario, un tal Gastone Breccia che qualcuno sicuramente ricorderà….

Gli altri due trovano gradita una piccola sfida in casa, mettendo giusto un po’ di verve sul finale, nonostante acciacchi e fastidi vari.
Tutto sommato ci possiamo stare, in questo Campionato Italiano Master di Cross siamo nel nostro, non facciamo affatto una brutta figura e forse potevamo essere di più, magari una volta la mettiamo come gara societaria.

Poi arriva la foto del Maestro sul podio al cross di Monterotondo, Ale si fa due calcoli e rosica un pochino… però mai il Lord anteporrebbe il pacco alla gloria!

Al ritorno, più cotti di prima, sotto casa del Maestro, già in branda per la ormai famosa pennichella di Jota, quasi quasi ci scappa la serenata con scampanellata e fuga, ma poi mi avvio verso Palombara, con i Black Flag a palla per tenermi sveglia e un incauto acquisto nella borsa: la canotta dell’Italia, non si sa mai…

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