Figlie della stessa rabbia

Cosa è giusto e cosa è sbagliato? Ma chi siamo noi per giudicare….

Io non so niente però credo che trovarsi da una parte all’altra del muro spesso è soltanto un caso…

Oggi a Rebibbia, durante la staffetta del Vivicittà, organizzata dalla UISP Roma, una ragazza mi ha chiesto di quale braccio fossi… essere scambiata, sentirmi una di loro, una zingara, una “di dentro”, mi ha inorgogliata… Sento delle affinità, mi sento a mio agio con loro. Queste ragazze, che escono dalla cella, mettono le scarpe e vengono a correre tra gli edifici del carcere, sono eccezionali. I loro volti, prima delle parole, raccontano storie, di sofferenza, di schifo, di vita. Ma loro sono vive, perdinci, molto più vive di tanti altri. I loro sentimenti sono forti, i loro sorrisi riscaldano e le loro storie commuovono. Sempre.

Grazie.

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