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Ad Olevano dal Potente (aggiornato)

Marco si sta interessando della ormai classica gara ad Olevano con a seguire visita al Potente. Utilizzate il form di contatto per intervenire, mentre per i dettagli lasciamo la parola a Marco.

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Olevano 2014

Il 25 aprile si correrà la consueta gara/somarata di Olevano Romano, su un tracciato misto di circa 5-6 km con forti pendenze (vedi immagine). Un’occasione per fare beneficienza e per passare poi la giornata con il Potente (si mangia, beve e canta a casa sua nel dopo gara), tradizione che diversi di noi hanno già saggiato.

Chiunque volesse partecipare alla corsa (ed alla mangiata) ad Olevano Romano è invitato a comunicarlo a Marco (che ha già inviato una mail Urbi et Orbi), oppure utilizzando il form di contatto.

Qui sotto è una rappresentazione del tracciato di gara, così come è stato sperimentato in precedenti edizioni, ma non ci riteniamo responsabili nel caso venissero inserite nuove difficoltà e/o trabocchetti…

Olevano percorso
Olevano percorso

Olevano

They told us that next year, during this same race, while jumping down a dirt road, some kids from above will target us with stones!

Per descrivere questa gara lascio la parola al Presidente: “Domenica 20 maggio 2012, in terra del potente si svolge l’ottava edizione della corri per telethon organizzata dalla locale sezione dell’AVIS. E’ la classica somarata che, solo a nominare il paese che la ospita, Olevano Romano, fa venire i brividi.

Il circuito è un classico oramai, un giro di 1300 metri da ripetere 4 volte. La partenza è sulla piazza della chiesa di San Rocco. 20m in leggera discesa, poi curva a destra e comincia la salita. Qualcuno comincia subito a camminare!!! La parte più dura è breve, 100 metri appena. Poi spiana un pochino per altri 400 metri, sempre in salita comunque. Nel punto più in alto una cortese poliziotta ci attende per consigliarci di tenere la destra ed evitare le poche macchine che potrebbero passare. La discesa è appena cominciata quando sulla destra è possibile individuare il sentiero sterrato che ci aspetta. È sconnesso, ripido, scivoloso, insomma l’ideale per farsi male (guai a fermarsi). Si procede su un piacevole fondo finalmente in piano, sempre sterrato, che riporta in breve all’interno del paese. Con i polmoni belli aperti è possibile apprezzare gli odori che provengono dai vialetti dove corriamo. Su tutti quello di un coniglio alla cacciatora… così è troppo però. Il giro si conclude con una volatina in leggera salita, una curva a gomito, e poi via per un nuovo giro.

Al via un centinaio di atleti, con una nutrita rappresentanza anche di ragazzi che hanno percorso il singolo giro.

E’ la classifica del criterium che anima lo spirito combattivo dei presenti, non meno nel piacere di trascorrere una giornata all’aria aperta, per grandi e piccoli. Veniamo alla cronaca.

Al femminile la Valchiria bizzarra ha poco di che preoccuparsi, vista l’assenza di Paola. Solo al via Eleonora si fa notare , ma per lei c’è solo il posto d’onore, a debita distanza. Terza rifondarola è Marcella, piena di tanti buoni propositi, che ci sta trovando gusto e va tenuta d’occhio. A seguire ritroviamo con tanto piacere, dopo un paio d’anni d’assenza, Cristina. Nonostante lo scarso allenamento, ha tenuto alto l’onore in famiglia (è lecito citare che il suo capizi ha rinunciato a correre per lei. Un vero segno d’amore J)

Anche al maschile non c’è stata gara per quanto riguarda la leadership rifondarola. Boris ha stracciato tutti, primo assoluto, permettendosi il lusso di doppiare la metà dei rifondaroli (ma non il presidente, che lo ha rintuzzato a dovere con una volata ad evitare la vergogna). Alle sue spalle c’è stata battaglia per assicurarsi il secondo posto. E’ stato Pierluca, molto carico fina dalla partenza, a mettere in chiaro come stanno le cose. A farne le spese è stato Andrea Guerra che è riuscito solo a metterlo nel mirino qua e là sul percorso. Tra i due si è inserito Giovanni, alla sua prima “gita rifondarola”.

Poco più dietro il presidente, ancora in convalescenza, chiudeva la sua onesta prestazione insieme a Claudio Fusco, rifondarolo da poco ed all’esordio assoluto. Tocca anche stavolta a Fabio Lucidi chiudere la pattuglia con il sorriso sul volto, che rappresenta l’ennesimo successo. Ritirato ad un giro dalla fine il coach, dolorante per l’ennesimo problema muscolare.

Alle 12.30 eravamo dal potente che ci ha accolto come sempre, nello spirito e nella panza, nel gioco e nella parola. Grazie potente”

Olevano Romano

Trasferta sociale con gara paesana ad Olevano Romano. – A very relaxed race in Olevano Romano, peppered by a defiance from a team mate. Mixed track with lots of climbing.

Looking over the shoulder…

Aldilà della sfida lanciatami da un compagno di squadra (Dago), devo dire che mi ero ben preparato, presentandomi in ottima forma (a parte una mezza ciucca la sera prima con conseguente sveglia alle tre di notte). Arrivo in ritardo, non c’è tempo per riscaldarsi, ma il clima generale è molto rilassato. Dago arriva quando siamo già sulla linea di partenza, la parte peggiore di me gongola. Partenza, ci tira uno dei padroni di casa (almeno fino al cimitero) e subito si presenta la prima salitona a fare selezione. Stringo i denti e per un po’ riesco a rimanere agganciato ai primi, giù per una pietraia. Capizzi e il Presidente mi staccano a tre quarti del primo giro. Da quel momento corro praticamente da solo, perso in una podistica terra di nessuno. Al secondo giro intravedo una concorrente che prende la scorciatoia (non sapevo che era Vera, nuova compagna di squadra, l’avrei avvertita)! Al terzo riacciuffo un giovane concorrente autoctono (camminava in salita!), speranzoso gli chiedo quanti sono i giri in totale, non sia mai che abbia capito male. Ho capito bene, i giri sono quattro. L’ultima salita la affronto con stoicismo e una lingua secca come la suola delle scarpe, sobbalzo ad ogni rumore proveniente da dietro le spalle, ma, giuro, controllo una volta sola (vedi vignetta, ho ricostruito il punto in cui si lasciava la strada prima della pietraia, il percorso faceva un gomito e si potevano vedere eventuali inseguitori, così mi avrebbe colto un Dago in caparbia rimonta). Arrivo e sono distrutto, mi devo sedere su un gradino all’ombra. Durante tutto il pranzo dei De Persio (padroni di casa) ciondolo con la testa vuota. I giorni successivi ho crampi ovunque a partire dai glutei. Ed era solo una trasferta paesana.

Maggio / May 2011

Gara ad Olevano, qualche piccolo malanno e allenamenti più o meno buoni. – Race in Olevano, an annoying flu, alternated trainings.