Maratolice

A Llamaleont, it changes color and spits like a llama. Seen today in villa Pamphili…

Per questa gara organizzata dalla associazione LICE nell’ambito di una giornata dedicata al tema dell’epilessia, vi riporto uno scritto del Professor Lucidi (Shiny Professor), valoroso compagno di squadra:

“Non è che voglio competere con le rapsodie a fumetti di Andrea, vorrei solo che anche lui, che permette a ciascuno di noi di guardarsi dal punto di vista della sua matita, avesse indietro la stessa opportunità.
 Io l’ho visto domenica.
 Mentre Ugo e Boris maramaldeggiavano a Ostia Antica, lui si confrontava con una 8k ondulata in quel di Villa Pamphili. Partito senza avversari rifondaroli, la responsabilità della maglia e l’assenza di punti di riferimento lo hanno spinto ad una partenza gagliarda stile Gaglioffo. A metà gara, mentre io stoicamente soffrivo lontano dalla gara dovendo gestire la terapia post bronchite (mi è stata prescritta poca corsa e pure lenta, seguita immediatamente da succo di frutta e merendina, comodamente seduto nelle seggioline del bistrot), lui cominciava ad accusare la fatica ma non mollava. L’ho visto arrivare davanti a Totò Antibo (giuro, l’ho visto), che però all’arrivo si è fermato a chiacchierare ai microfoni e sembrava affaticato come uno che ha appena spento la televisione. Invece Andrea diventava tutto rosso, voglio dire non solo il naso da clown, tutto! Il fenomeno sul quale vorrei richiamare la vostra attenzione è la scansione degli eventi. Ultimi 300 metri, i primi che dal mio punto di osservazione riuscivo a vedere: mentre correva era di color Andrea Guerra, e la faccia era rilassata. Ultimi 150: era ancora del medesimo colore, ma la testa era reclinata all’indietro, come se il petto se la stesse trascinando verso l’arrivo. Arrivo: la testa aveva raggiunto il resto del corpo e tutto sembrava normalmente ossigenato. 1’30” dopo l’arrivo, Andrea era del medesimo color corallo riportato tra le proposte primavera/estate del coach Paolucci e sputava come un lama. Quando ha smesso di espettorare e il fenomeno della tachicinesia post corsa è terminato, le sue prime parole sono state. “Sono partito troppo forte”. Le ha ripetute tre volte, prima di riprendere (in realtà, riperdere) colore.
 Ma dai Andrea, non è che ci sei partito, è che sei troppo forte!
Baci, F.”

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