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Notturna dei Ceri a Rieti

Senza Novaro e senza Capizi  non c’è nessuno da sfottere… eppure, per tenere alto, non più di due dita da terra,  il blasone societario, sabato 13 ci siamo recati nell’ombelico d’Italia per partecipare alla notturna dei Ceri. Presenti il sottoscritto ed il fido Scozzarella, oltre a quattro zapatisti identificati nei rispettivi figli. Purtroppo non ci sono testimonianze: quattro mani le madri, otto orecchie i figli, una mano per un’orecchia per ogni testa, non essendo i piedi umani dotati di pollice opponibile è stato matematicamente impossibile scattare foto. Ringraziamo comunque la pazienza delle consorti.

La gara non è stata un granchè, dopo un giro corto di 3km svolto intorno e dentro le mura del centro storico a contendere a manate sul cofano la strada alle macchine, si è percorso un giro più lungo, almeno 6km, nella spopolata periferia reatina a contendere, questa volta, i moscerini alle rondini lungo il Velino. Al Raul Guidubaldi si tenevano i campionati italiani juniores, proprio al mio passaggio lo speaker annuncia i tempi intermedi di un 1500… fortunatamente a Rieti non ci sono tram da buttarcisi sotto per sfuggire all’evidenza della nostra condizione di pipperia.

Da notare che la gara è stata volutamente dichiarata sulla distanza di 9,6 km in quanto la Fidal impone l’obbligo del ristoro sul percorso per distanze superiori ai 10 km…

Per farla breve si rimedia un 7° posto APPARENTEMENTE primo di categoria, che, considerato il parterre de rois dei partenti, nel quale va sicuramente ascritto il plurisqualificato Antonello Petrei, non è poi da buttare. Di Scozza non ho notizie, dell’ordine d’arrivo neanche a parlarne, perciò l’analisi tecnica è conclusa.

Ho scritto APPARENTEMENTE perchè pur ricevendo, all’arrivo, il biglietto di primo di categoria, andando a ritirare il premio trovo un simpatico ragazzo che si porta dietro una stampella con appeso abito da cerimonia, camicia e cravatta. Si appropria del primo premio dopo vari ed indistinti grugniti, tra i quali capisco che deve andare ad un matrimonio a Rivodutri e che dev’essere un collezionista di bomboniere perchè afferma disperato che la cena è finita ma lui deve prendere la bomboniera… e io che pensavo che ai matrimoni, tranne che al proprio,  si va solo per mangiare… Effettivamente mi è arrivato davanti, quindi, per non essere da meno al “Capitano Che Rinunciò Al Prosciutto Di Vitigna”, rinculo e me ne vado. Vengo però raggiunto dal sor Aldo, l’organizzatore che, incurante del fatto che sto trasportando sulle spalle 20 chili di figlio, mi fa fare diverse volte avanti e indrè tra striscione d’arrivo, segreteria e postazione giudici. Alla fine mi consegna il premio per il secondo di categoria ricevendo i miei ringraziamenti, anche e soprattutto per la seduta di potenziamento aggiuntiva. La resistenza alla forza non è mai abbastanza.

Detto ciò non ci sarebbe molto altro da aggiungere se non per la presenza del Minchio.

Il Minchio è un incredibile amico di Scozza che ci accompagnò a Madrid per fare una mezza che fu antesignana delle trasferte alcoliche dei nostri giorni. Memorabile la sua faccia fuori da un baretto più o meno a metà gara, quando, vedendolo seduto ad un tavolino l’ho apostrofato con un “CIAO MINCHIO!!!” che ha fatto ridere mezza Madrid. Con cornetto e cappuccino aspettava il passaggio dei rifondaroli, ma dall’esito della sera precedente non credeva di veder passare qualcuno prima dell’ora di pranzo…

E’ una delle persone più simpatiche e spontaneamente divertenti che io abbia mai conosciuto (a parte il Capizi), una specie di Pippo con la parlata reatina, e dopo più di 8 anni, nei quali ci siamo rivisti forse un paio di volte, abbiamo ripreso a dire fregnacce come nei vicoli del quartiere gay di Madrid, dove il Capizi (sempre lui) rimediò l’hostal che ci ospitò in quella bella trasferta.

Come si vede, la gara è solo una zeta rosa nella parola CAZZEGGIO…

Alla prossima!!

Notturna di Todi

Venerdì sera appuntamento al buio per un nutrito manipolo di rifondaroli. Jacopone da Todi ci aspetta per una gara che ci vede alla seconda partecipazione, ed ormai fedelissimi. 3 giri di un circuito molto tecnico ed impegnativo ricavato interamente nel centro storico di Todi. Solo 6,6 km ma di indubbia difficoltà, come potranno testimoniare il Novaro provato dopo la corsa e la caviglia del prof. Lucidi. Si parte alla spicciolata da Roma, vari gruppi e vari orari, il ritrovo per tutti è alla base della funicolare che ci porterà in centro… Novaro sta ancora cercando di capire come funziona… Prima delle 19.30 abbiamo già il pettorale, la partenza è alle 21, perciò svacco libero per tutti, c’è tempo per scaldarsi. Serata calda e luminosa, purtroppo la partenza viene data con mezz’ora di ritardo, per evitare la sovrapposizione con l’inizio di uno spettacolo nel teatro comunale, che è proprio sul percorso. Questo farà sì che la gara si corra interamente al buio. Infatti il percorso è poco o niente illuminato, solo qui e lì ci sono dei lumini a terra, probabilmente in memoria dei caduti delle scorse edizioni. L’anno scorso, partendo alle 21, potemmo beneficiare della luce naturale almeno per i primi 20 minuti, cioè quasi tutta la gara per tutti tranne il Capizi. Sebbene orfani del Capitano, facciamo tutti la nostra porca figura, sempre tranne il Capizi. Purtroppo il prof. Lucidi è costretto al ritiro da una storta presa al primo giro, ovviamente nell’unico punto liscio ed illuminato di tutto il percorso. Un buon Scozzarella (20°) forte del suo periodo di scarico con 6 allenamenti in tutto Maggio tiene testa ad un ottimo Maestro (22°) che sebbene viva ormai con il fuso orario di Chicago, evidentemente supplisce con la classe alla stanchezza e agli acciacchi. Subito dietro, purtroppo fuori dai premi di categoria, l’inossidabile Nulli (36°), ben davanti (e ci mancherebbe!) ad uno spento Novaro (44°), che ormai è più concentrato sull’abbigliamento intimo che sull’agonismo. E’ chiaro a tutti che è venuto solo per bere e mangiare, ma diamo almeno una salvata alle apparenze… Stupisce alquanto il 94° posto del Capizi, dice di essersi perso nei vicoli, sebbene il percorso fosse identico all’anno scorso. Chiudono Mauro (132°) e Giovanni (134°), credo la corsa gli sia piaciuta, anche se i commenti post-gara sono stati tutti rivolti al magnà&beve.  A scusante di Giovanni si dice che al primo giro si sia fermato pensando che la gara fosse finita (!). Per quanto mi riguarda, degno di nota il primo 1000 in testa davanti a tutti, giusto per far vedere il simbolo di RP sulle spalle, e una discreta volata ai 300 finali per mettere in cassaforte il 4° posto. La classifica completa qui .

Una splendida serata di sano, scintillante spirito rifondarolo, chiusa nello stesso ristorante dell’anno scorso, dove addirittura la cameriera ha riconosciuto l’impavido Scozza: non per via del suo fascino, bensì per il fatto che l’anno scorso chiese di poter pasteggiare col vino dei pacchi gara… anche quest’anno ovviamente.

Il tasso alcolico della serata ha stimolato la stesura di una mozione riguardante il Criterium che sarà presentata al direttivo per la stagione 2015-2016: Todi sarà gara di Criterium, con punti doppi, rimanendo riservata ai soli maschi. Paolessi……..PRRRRRR!!!

Non è un Paese per Vecchi

Brillano i rifondaroli in quel di Vitinia (classifica dal sito di M. Moretti), con Ugo terzo che beffa Boris sul filo di lana. A seguire Roberto ‘Zed’ Tufani, Capizzi e Salvatori ‘Gufo’ Giovanni, più in fondo la coppia di fatto Lucidi-Guerra Minor. Ma non la pensano così gli organizzatori, che tramite arcani meccanismi e procedure improsciuttano mezzo mondo tra cui il Boris… e consegnano al ‘vecchio’ Ugo una striminzita salamella. Sarà per riguardo alle sue arterie, ormai minacciate dalla marea montante dal colesterolo?

Bello il percorso, una serie di salite e discese anche ripide sulle strade asfaltate del borgo di Vitinia. Ottima l’organizzazione (a parte l’ecatombe suina, che forse si poteva evitare): messi a disposizione dei sudati partecipanti docce e bagni di un istituto locale.

In contemporanea, ma come fosse su un altro pianeta, Fegatelli e Novaro si esibivano in una non meglio precisata competizione a base di nastro adesivo, camicie sbottonate e jeans.