Campo Estivo RP 2018

CAMPO ESTIVO RP a Pescasseroli, dal 3 all’ 8 luglio 2018 !

Qui sotto trovate il volantino con tutte le informazioni. Qui trovate l’autorizzazione per i minorenni.

Aspettiamo al più presto le vostre adesioni!

Mare Nostrum

Non è la prima volta che dedico un articolo al nostro Mediterraneo. E’ che ogni volta che lo vedo, pur non essendo io una sirena o un pesce ma a tratti anche un po’ idrofobica, lo sento un padre, così come la montagna una madre, genitori a volte benevoli a volte severi, da non scherzarci troppo… è il nostro mare, non c’è dubbio, il mare di noi Tirreni, anche quelli più terricoli come me, a volte sentono riaffiorare quel lato marinaro, quel bisogno di aria salsa, di quel vento da ponente, di quella sabbia nera, di quelle conchiglie tesori del mare, di quelle acque a volte pericolose, dalle correnti imprevedibili, da temere e da amare, acque che pur non sempre limpide sono ricchissime di biodiversità. Quello per noi è e sarà sempre il mare. Ecco, quest’anno la trasferta sociale ci vede impegnati nella terra della Maga Circe.

Location presso Porto Badino, dove alla spiaggia fanno da contorno i pilastri calcarei, propaggini e avancorpi dei Monti Ausoni, Tempio e Storia dell’arrampicata Laziale. Spiccano le Torri di Leano, con Torre Elena, la falesia e il Tempio di Giove Anxur di Terracina. Tra questi ultimi blocchi rocciosi emerge il Pisco Montano, antica tagliata romana, attualmente considerata monumentale e interdetta al pubblico. Longitudinalmente al Pisco risalta una fessura, si tratta della celebre via tracciata dalla Guida Alpina Delisi. Incuriosita dalla sempre ricca e stimolante aneddotica del presidente, raggiungo il pilastro in bici e provo ad avvicinarmi alla roccia ma a nulla valgono i miei tentativi di ficcarmi sotto la rete e mi tocca ammirare questa sorta di faraglione scavato dagli antichi romani oltre la recinzione.

Questa volta siamo davvero tanti, rifondaroli di ogni età, vecchie e nuove glorie. Mentre i miei colleghi danno il loro meglio sul percorso di gara, io vado a sfogare le mie compulsioni altrove, pertanto mi allungo in mountain bike sotto il promontorio del Circeo fino a Torre Paola e poi ancora a Sabaudia, in prossimità dell’omonimo lago costiero detto anch’esso di Paola. Siamo nel cuore del Parco Nazionale del Circeo, ricco di reperti archeologici, di palme nane, di vegetazione mediterranea del quarto caldo e del quarto freddo, di laghi costieri e dove riposa una persona cara la cui perdita a distanza di anni mi lascia ancora sgomenta e il cui ricordo è vivo nel mio cuore.

Devo specificare che a causa di una frattura al terzo metatarso, per me questa è una trasferta anomala. Non potendo correre già da un mese, comincio ad assaporare il piacere del piede sul pedale, alla faccia dei miei compagni di squadra che si stanno spaccando su un’impegnativa gara di 10 km… quella che si rivelerà secondo loro tra le più belle gare mai effettuate (forse lo hanno detto per farmi rosicare, chissà…).

Al termine della gara, oltre ai risultati individuali, pur penalizzati da defezioni, acciacchi, rientri forzati e postumi da maratona, vinciamo il terzo posto tra le società partecipanti. Ci danno una bella targa e non solo, ma invece dei soliti salumi, tanti ortaggi tra cui zucchine e cetrioli, che nel nostro caso non fanno mai male, anzi sono sempre ben accetti. A buon intenditor…

Circeo Run 2018

Come ogni anno Rifondazione Podistica organizza per i propri iscritti una Trasferta Sociale, momento clou del Criterium societario. La gara associata è la Circeo Run, di cui parliamo più oltre. Base per il pernotto ed il foraggiamento sarà il Dream Camping di Porto Badino, Via Badino Vecchia, Km 4.650, 04019 Terracina LT.

La gara è prevista domenica 13 maggio a S. Felice Circeo, piazzale G. Cresci. La partenza per le giovanili sarà alle 9, la competitiva da 10km alle 9:30.

Scaricate la brochure della Circeo Run 2018 con tutte le informazioni.

Qui sotto una descrizione della gara tratta da Nuova Podistica Latina:

La Nuova Podistica Latina e il Comune di San Felice Circeo sono lieti di invitare tutti i podisti e le podiste d’Italia e non solo, alla “Circeo Run” 2018 che si svolgerà il prossimo 13 maggio!
Percorso suggestivo di 10km che parte dal lungomare piazzale Crisci, attraversa località La Cona, per poi salire verso frazione Monticchio, da dove ci si affaccia sul golfo del Circeo e la riviera d’Ulisse …e si comincia a respirare storia, mito e natura.
Una salita di circa 1 km, al termine della quale si arriva nel centro storico di San Felice Circeo, varcando Porta Roma si entra nella piazza principale dove sorge il palazzo baronale (che per ben quattrocento anni è stato dimora dei Caetani), e sulla quale si affaccia la Torre dei Templari del 1240.
Si prosegue lungo i vicoli del centro fino ad arrivare a “Vigna La Corte”, un suggestivo parco-belvedere con vista mozzafiato sul litorale, tra i più belli della provincia.
Da qui, discesa libera! Percorrendo via C. Colombo avremo difronte a noi il mare e ci sembrerà di volare su di esso tanto imponente è la sua presenza. Costeggiando poi la spiaggia per l’ultimo km, taglieremo il traguardo!
Saremo accolti da un ricco ristoro, e se vorremo ci sarà anche la possibilità di farsi una bella doccia rigenerante per poter proseguire la giornata in spiaggia con la famiglia o se si preferisce, visitare le bellezze storiche, artistiche e naturali presenti in abbondanza a San Felice Circeo.

Noi ci mettiamo l’anima… Voi metteteci il cuore!

Ciao Franco

Che settimana… Franco mette le ali e vola alto, mentre sulla terraferma i rifondaroli, lungo le sponde del Tevere, si cimentano, come possono, nella Vivifiume. Chi a piedi chi in bici, chi si ferma dolorante al 3° km, chi mano nella mano taglia il traguardo, chi torna in traghetto, chi corre i 300 m a tutta birra, chi dorme nelle baraccopoli, chi mangia fava e pecorino e beve vino, chi piange e chi ride, chi con i baffetti, da bravo capitano, viene solo a vedere i compagni di squadra mezzi rotti alla partenza della gara del fiume, un percorso ai margini della metropoli, lungo un argine di desolazione e disperazione.

Nonostante la pioggia, la sabbia, gli acciacchi, siamo su quelle sponde come possiamo, insieme.

E poi, questi acciacchi ma cosa sono… per noi sportivi obbligati, una tragedia. Ma guardandoli bene sono anche lezioni di vita, lo specchio delle nostre fragilità, non fisiche ma mentali, le barriere e gabbie che ci costruiamo e che ci fanno sentire delle merde solo perché dei doloretti ci tengono fermi… a volte siamo incapaci di vedere oltre, di vedere cosa c’è dietro lo sport, dietro quel bisogno di endorfine, di sentirsi efficienti superata la ‘ntina, il tentativo di tenere a bada l’ansia, per noi donne continuare ad avere il corpo di quando si era ragazze, ma che follia… e poi chissà che altro.

Ma tu, Franco, cosa avresti detto? Tu che oltre a essere il papà di Boris sei un po’ il papà di tutti noi rifondaroli, tu che hai toccato con mano gioia e dolore e che con una dignità e una forza fuori dal comune hai affrontato il male e la sofferenza, immensa lezione di vita per tutti noi, avresti nonostante tutto capito le nostre piccolezze, le nostre meschinità quotidiane perché hai provato l’emozione di librarti nell’aria come un uccello e credo che avresti voluto farlo fino all’ultimo.

Ora, come un aquilone acrobatico ti immagino tra le nuvole, finalmente libero di volteggiare, ma legato da un filo invisibile a coloro che ti vogliono bene.